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martedì 26 dicembre 2017

Il Clerén: un superalcolico che sta provocando decine di morti


L’ho bevuto anch’io. Me l’hanno offerto nelle zone di frontiera. Un superalcolico fortissimo, elaborato con la fermentazione del succo della canna da zucchero e la successiva distillazione. Costa anche molto meno del rhum più a buon prezzo sul mercato, meno di due dollari al litro. Poco raffinato e con forte gradazione alcolica. Non è il massimo, ma è a buon prezzo. Del resto la maggior parte del clerén è di provenienza haitiana. 
Haiti produce anche un rhum di marca. Tra i migliori del mondo. Accuratamente invecchiato con un sapore delicato. Si chiama Barbancourt. Rhum di esportazione che pochi haitiani si possono permettere. Infatti, in Haiti la maggioranza della popolazione vive con non più di due dollari al giorno. Il clerén invece è alla portata di tutti e promette gli stessi effetti di ebbrezza dei superalcolici più cari. Un viaggio verso lo stordimento alla portata dei più poveri. Un sapore aspro e un grado alcolico esplosivo.
 Non sono tutte però rose e fiori. Spesso per chi consuma il clerén la morte è dietro l’angolo. Come questa volta, in occasione delle festività di fine anno con quasi 20 morti in pochi giorni soltanto tra i dominicani residenti nella provincia di frontiera Elias Pina.
Il Clerén viene prodotto da centinaia di distillerie casalinghe. Il succo della canna da zucchero si estrae con un mulino, lo si fa fermentare e si abbassa poi la gradazione alcolica al 50%. Lo si imbottiglia successivamente in recipienti di plastica, in gran parte usati e riciclati, e viene venduto nei mercati informali o in posti di vendita stradali.
Certo che un europeo non dovrebbe bere bevande alcoliche di produzione casalinga elaborate nella totale assenza della tecnologia e delle conoscenze necessarie per conferire al prodotto sicurezza dal punto di vista sanitario. Talvolta quando non si sa dire di no, quando viene offerto un bicchierino di clerén si accetta, tanto per non sembrare antipatici e quindi si rischia, ma non ne vale la pena... 
In Haiti si dice che ci sono produttori senza scrupoli che aggiungono metanolo ai loro distillati.
Gli effetti: debolezza , giramenti di testa, vomito, dolore addominale, coliche e alterazioni della visione. Questo tipo di intossicazione può provocare anche cecità temporanea e permanente e i postumi di sbornia di lunga durata.

La contaminazione con metanolo può aver luogo anche a causa della distillazione di legname utilizzato come materia prima aromatizzante o in seguito all’aggiunta di prodotti solventi ad alto contenuto di metanolo come il thinner.