Un noto medico di San Francisco de Macoris è stato
truffato per un milione di pesos da due sconosciuti, che gli hanno spruzzato il
famoso “burundanga”.
L'informazione è stata rilasciata dalla
professoressa Odilin Morel, sorella del medico truffato di San Francisco de
Macorís, la quale ha affermato che suo fratello si è recato in una banca dove
ha effettuato il prelievo di un milione di pesos e lo ha consegnato agli
sconosciuti.
Morel ha spiegato che i malviventi hanno approfittato
del fatto che il suo veicolo ha la targa di un medico e si sono avvicinati al
fratello chiedendo un indirizzo.
Ormai fa parte della cronaca di ogni giorno. Questo
nuovo metodo adottato dalla malavita si diffonde a macchia d’olio.
La burundanga non si sa bene che tipo di sostanza
sia, la chiamano anche scopolamina, qualcuno ritiene che si tratti di una
miscela di sostanze e che vi sia inclusa anche la Belladonna, il veleno caro a
Lucrezia e Cesare Borgia, i figli del papa Alessandro VI vissuti tra il ‘400 e
il ‘500 e noti per la loro totale mancanza di scrupoli.
È una sostanza che non ha sapore, né colore, né
odori riconoscibili, ma che ha la capacità di annullare la volontà della
persona sottoposta ai suoi effetti che sono: stato di ipnosi, ubbidienza totale
al rapinatore. Le modalità di uso le conosciamo già, basta toccare un
bigliettino da visita o una banconota sulla quale sia stata spolverata la
sostanza.