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mercoledì 27 aprile 2022

La Banca Mondiale prevede prezzi elevati dell'energia e dei generi alimentari fino alla fine del 2024

 



I prezzi dell'energia e dei generi alimentari rimarranno a livelli "storicamente elevati" fino alla fine del 2024, a causa dalla guerra in Ucraina, ha affermato la Banca Mondiale (WB) in un rapporto pubblicato martedì.

Secondo le ultime "Prospettive dei mercati di prodotti basici" (Commodity Markets Outlook), i prezzi dell'energia aumenteranno di oltre il 50% nel 2022 prima di moderarsi nel 2023 e nel 2024, mentre i prezzi dei prodotti non energetici, compresi l'agricoltura e i metalli, aumenteranno di quasi il 20% nel 2022.

Se la guerra si trascinasse o la Russia ricevesse ulteriori sanzioni per la sua invasione dell'Ucraina, i prezzi potrebbero aumentare ulteriormente e mostrare ancora più volatilità, avverte il rapporto.

"Nel suo insieme, questa rappresenta la più grande crisi delle materie prime che abbiamo vissuto dopo quella degli anni '70", ha affermato in una dichiarazione Indermit Gill, vicepresidente della Banca mondiale per la Crescita Equa, la Finanza e le Istituzioni.

Il rapporto prevede che lo shock della guerra spingerà il prezzo medio del greggio Brent a 100 dollari al barile nel 2022, il livello più alto dal 2013, e il 40% in più rispetto al 2021 ed entro il 2023 si stima che sarà di circa 92 dollari al barile.

D'altra parte, entro il 2022 i prezzi del grano dovrebbero aumentare di oltre il 40% e i metalli del 16%.

Il conseguente aumento dei prezzi del cibo e dell'energia richiede un alto costo umano ed economico e rallenterà i progressi nella riduzione della povertà. Il rialzo dei prezzi dei prodotti di base acuisce le pressioni inflazionistiche, già elevate in tutto il mondo.