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giovedì 21 aprile 2022

Haiti vieta i voli privati ​​dopo l'incidente aereo che ha provocato 6 morti

 



Nella giornata di oggi, la direzione haitiana per la sicurezza dell'aviazione civile (DSACH) ha rilevato che molti proprietari di aerei privati ​​hanno recentemente avviato voli commerciali, "in flagrante violazione delle normative" del Paese.

L'Ufficio nazionale dell'aviazione civile di Haiti (Ofnac) ha vietato questo giovedì, fino a nuovo avviso, i voli privati, un giorno dopo l'incidente aereo che ha ucciso almeno sei persone nell'area metropolitana di Port-au-Prince.

Il divieto ai voli è stato annunciato per mezzo di una circolare Ofnac, che inquadra tale decisione nella "vigilanza continua degli operatori privati" e nella necessità di "facilitare l'andamento delle indagini sull'incidente aereo Cessna-207".

In precedenza, Ofnac ha riferito questo giovedì che l'aereo precipitato stava effettuando voli commerciali senza avere la licenza necessaria per offrire questi servizi.

L'aereo precipitato ha lasciato Port-au-Prince diretto a Jacmel, nel sud-est del Paese, e dopo tredici minuti di volo ha allertato la torre di controllo di un guasto tecnico.

Poi ha cercato di effettuare un atterraggio di emergenza su un viale trafficato nel comune di Carrefour, vicino alla capitale, dove è precipitato.

Secondo l'ultimo rapporto ufficiale, almeno sei persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite quando il velivolo, un Cessna-207, si è schiantato.

Tra i deceduti ci sono il pilota dominicano Amado Rusberlin Gutiérrez, i quattro passeggeri dell'aereo e un tassista motociclista che stava guidando lungo il viale.

Il traffico aereo ad Haiti è aumentato a causa dell'insicurezza dei cittadini e dell'azione di bande armate che bloccano il transito su importanti autostrade, in particolare quella che collega Port-au-Prince con la penisola sud-occidentale del Paese.