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giovedì 7 aprile 2022

La patente a punti: snobismo per un transito nel caos

 



I problemi più gravi in ​​questo Paese in termini di traffico sono la congestione nelle città e la guida spericolata di conducenti di moto, minibus, autobus e camion. È da qui che viene il bilancio delle vittime e dei mutilati, che conferisce al paese il privilegio disonorevole di essere proporzionalmente il secondo territorio al mondo dove si verifica il maggior numero di morti per incidenti.

Questo paese è anche quello con più strade piene di muri o “poliziotti coricati” (dissuasori di velocità) che causano ingorghi e consumo incontrollato di carburante, semafori inutilizzabili, strade c autostrade crepate, mancanza di segnali di pericolo, di limiti di velocità, ponti senza ringhiere, tra le altre carenze interamente imputabili all'autorità.

È qui che i camionisti percorrono centinaia di chilometri carichi di sabbia bagnata e ghiaia, che spargono su strade pubbliche, rompendo i vetri altrui, danneggiando le strade, ad alta velocità, senza luce o con più di quella regolamentare, occupando le corsie corrispondenti ai veicoli leggeri, senza che l'autorità intervenga.

Con questi perenni problemi di traffico e mancanza di rispetto della legge non affrontati né tanto meno risolti, l'Istituto Nazionale della Viabilità e dei Trasporti Terrestri (Intrant) annuncia la grande novità che imporrà un sistema a 20 punti per le patenti.

Prima dovrebbero invece essere abilitate le strade, si dovrebbe porre fine al caos causato dagli ingorghi facendo rispettare le regole elementari della circolazione, e si dovrebbe procedere al controllo di camionisti e di motociclisti. Successivamente si potrebbe parlare di sistemi di punteggio tipico dei paesi in cui l'autorità abilita adeguatamente le strade in modo che la maggioranza degli automobilisti viaggino in sicurezza, rispettando la legge e le più elementari regole dell'urbanità.