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sabato 16 aprile 2022

Il Flying Fox si trova bloccato nelle acque dominicane da un mese e non si sa quale sarà il suo destino

 



Il lussuoso yacht è trattenuto dal 21 marzo a causa della cooperazione internazionale richiesta dagli Stati Uniti, nazione che ha un'indagine aperta contro gli armatori della lussuosa nave.

La nave, lunga 136 metri e con un pescaggio di 5,6 metri, avrebbe dovuto lasciare il Paese il 25 marzo, ma gli agenti del Department of Homeland Security Investigations (HSI) degli Stati Uniti e le autorità doganali dominicane non autorizzano la sua partenza e non è stato stabilito fino a quando.

Dalla Presidenza della Repubblica era stato riferito che lo yacht era trattenuto perché erano in corso delle indagini e hanno chiesto di attendere gli esiti delle stesse, ma è stato annunciato che se non si riscontrano rilievi contrastanti con le normative nazionali, il risultato sarà quello di rilasciare quella barca.

Nel frattempo, la barca continua ad essere un'attrazione per molti dominicani, per le sue grandi dimensioni e il lusso, che li attira a scattare una foto davanti all'imponente struttura del Flying Fox.

Una fonte ha informato che lo yacht genera spese di manutenzione e cibo che superano i 45.000 dollari al giorno.

A proposito dell'indagine

Secondo le informazioni relative alle indagini del caso, la Flying Fox è di proprietà del magnate russo Dmitry Kamenshchik, ma è anche legata ad altre persone indagate dagli Stati Uniti per la loro presunta partecipazione diretta a scandalosi atti di riciclaggio di denaro ed evasione fiscale su scala mondiale, avvalendosi delle famose società “Offshore”.

Le autorità nordamericane assicurano che lo yacht risulta di proprietà della società Tarcona Marine S.A. registrata a Tortola (Isole Vergini britanniche), e che questa società è stata fondata dal famoso studio legale panamense Mossack Fonseca & Company, quarto fornitore mondiale di servizi offshore, costretto a chiudere dopo la crisi economica e il discredito per la fuga di notizie dei “Panama Papers”.

In diverse parti del mondo, l'Unione Europea, il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno trattenuto yacht grandi e lussuosi appartenenti a miliardari russi dopo che gli attacchi della Russia all'Ucraina sono iniziati.

Nei paesi in cui queste navi sono state sequestratele autorità hanno utilizzato le stesse argomentazioni secondo cui si indaga per presunto riciclaggio di denaro, come nel caso della Flying Fox nella Repubblica Dominicana.