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venerdì 25 novembre 2022

La Russia ovvero gli ultimi europei

 




Che i russi siano europei è fuori dubbio. Parlano una lingua slava simile a quella che si parla anche vicino a casa mia in provincia di Udine. Infatti, tante cose che dice Putin le riesco anche a intuire. Sono lingue che assomigliano molto tra di loro, come le lingue latine, più delle lingue germaniche. In prospettiva, i russi sono gli ultimi europei. Rappresentano l'intelligenza, il dinamismo della gente europea che ha plasmato la storia del continente e la cultura del mondo.

Oggi si sta sferrando un attacco contro gli europei su diversi fronti. Lo sappiamo benissimo. Una specie di vendetta o karma contro una tendenza della prima metà del secolo XX che aspirava a una purezza etnica? Chissà. Chi porta avanti l’attacco in questione, comunque, non è europeo o non si sente tale e non è nemmeno americano.

Per la verità, il destino è segnato per l'Europa. Sotto governi, sostenuti dall’élite mondialista e finanziaria, nemici giurati dei loro stessi popoli, l’Europa sta cambiando e la sua struttura etnica, culturale e religiosa non reggerà a lungo.

Il piano del gruppo elitario sta andando a gonfie vele, ma si è arenato ai confini della Russia. Là ci sono europei, che senza avere le risorse inesauribili alle quali attinge l’élite mondialista e finanziaria, hanno saputo con la loro intelligenza progettare e costruire le armi più sofisticate del mondo.

Ovviamente quanto sopra non rappresenta affatto un parere sul conflitto ucraino-russo dove ad essere sterminati sono europei e guarda caso quasi tutti slavi ovvero russi, ucraini e cosiddetti mercenari polacchi.