Che i russi siano europei è fuori dubbio.
Parlano una lingua slava simile a quella che si parla anche vicino a casa mia in
provincia di Udine. Infatti, tante cose che dice Putin le riesco anche a
intuire. Sono lingue che assomigliano molto tra di loro, come le lingue latine,
più delle lingue germaniche. In prospettiva, i russi sono gli ultimi europei. Rappresentano
l'intelligenza, il dinamismo della gente europea che ha plasmato la storia del
continente e la cultura del mondo.
Oggi si sta sferrando un attacco contro
gli europei su diversi fronti. Lo sappiamo benissimo. Una specie di vendetta o
karma contro una tendenza della prima metà del secolo XX che aspirava a una
purezza etnica? Chissà. Chi porta avanti l’attacco in questione, comunque, non
è europeo o non si sente tale e non è nemmeno americano.
Per la verità, il destino è segnato per
l'Europa. Sotto governi, sostenuti dall’élite mondialista e finanziaria, nemici
giurati dei loro stessi popoli, l’Europa sta cambiando e la sua struttura etnica,
culturale e religiosa non reggerà a lungo.
Il piano del gruppo elitario sta andando
a gonfie vele, ma si è arenato ai confini della Russia. Là ci sono europei, che
senza avere le risorse inesauribili alle quali attinge l’élite mondialista e
finanziaria, hanno saputo con la loro intelligenza progettare e costruire le
armi più sofisticate del mondo.
Ovviamente quanto sopra non rappresenta affatto
un parere sul conflitto ucraino-russo dove ad essere sterminati sono europei e
guarda caso quasi tutti slavi ovvero russi, ucraini e cosiddetti mercenari
polacchi.