Le autorità
nazionali hanno confiscato più di 400 armi da fuoco, sigarette, bevande
alcoliche, telefoni cellulari e altra merce per un valore di quasi cinque
miliardi di pesos (100 milioni di dollari) che si è cercato di contrabbandare
nel paese negli ultimi 18 mesi.
La maggior parte
dei casi di contrabbando sono stati rilevati presso le banchine Haina Oriental
e Occidental e il porto multimodale di Caucedo, situato nel comune di Andrés,
Boca Chica.
Ma le autorità
hanno rilevato casi anche negli aeroporti di Las Américas, Cibao, Santiago e
Punta Cana, dove oltre al sequestro di armi da fuoco e oggetti di contrabbando,
sono state arrestate persone legate ai contrabbandieri.
Inoltre, in vari
punti di frontiera, le autorità sono riuscite a sequestrare milioni di
sigarette, bevande alcoliche e altri prodotti che cittadini dominicani e
haitiani hanno cercato di contrabbandare nella Repubblica Dominicana.
I contrabbandieri
di prodotti e armi da fuoco usavano vari espedienti, ma in alcuni casi si
avvalevano della complicità degli addetti ai porti per cercare di eludere il
pagamento delle relative tariffe.
Il direttore della
dogana, Sans Lovatón, è stato implacabile con i funzionari e gli impiegati
dell'ente di cui, attraverso le indagini, si sono dimostrati legami con i
contrabbandieri.