Molta gente fa
fatica a sopravvivere in questo paese caraibico visti gli stipendi bassi e i
prezzi dei beni e dei servizi in costante aumento. Una situazione che diventa
drammatica quando subentrano problemi di salute. Comunque su questo non si
scherza: la salute è il bene più prezioso.
Purtroppo succede
che i farmaci già di per sé cari non sortiscano alcun effetto in quanto sono
adulterati. Una cosa che capita da anni nella Repubblica Dominicana. Ogni tanto
i media se ne occupano, ma poi torna tutto come prima.
Questa volta a
mettere in circolazione dei farmaci falsificati è stata un’impiegata di
Promese, l’ente statale che fornisce farmaci essenziali alle persone meno
abbienti. Approfittando del suo ruolo e avvalendosi di una farmacia clandestina
vendeva farmaci adulterati e scaduti: medicine per la pressione sanguigna,
diabete, contraccettivi, stimolanti e potenziatori sessuali, antibiotici,
antivirali, antinfluenzali, supposte vaginali, vitamine per bambini, vitamine
per adulti, antistaminici, antibatterici, tra gli altri, oltre a test di
gravidanza, test COVID-19.
Sottraeva inoltre
farmaci essenziali di alto costo dall’ente in cui lavorava destinati ad essere
distribuiti alle persone meno abbienti per venderli attraverso la menzionata
farmacia.
Nonostante la
gravità del reato che a quanto pare non viene riconosciuta come tale dalle
autorità giudiziarie, l’impiegata in questione è rimasta a piede libero in
attesa del processo. Le è stata imposta dal tribunale una cauzione di 1.000.000
di pesos oltre al divieto di uscita dal Paese e la presentazione periodica nell’ufficio
del pubblico ministero.