La famosa favola di
Esopo la conosciamo tutti sin da bambini. Sembra impossibile che nella vita reale
possa capitare una cosa del genere, eppure…
Gli scienziati di
tanti secoli fa si sono interessati alla scoperta di una formula che potesse
trasformare i metalli senza valore in oro. Non ci sono riusciti ovviamente.
Questo risultato è stato raggiunto, però, secoli dopo con la moneta cartacea che,
stampata a piacimento con un costo vicino allo zero, consentiva ogni tipo di
acquisto anche di oro e altri metalli preziosi.
La moderna “alchimia”
prese il nome di “Signoraggio” e continua ad aver luogo nelle banche centrali,
ogni stato ne ha una. A beneficiarne in modo illimitato sono stati gli USA. Dal
1971, da quando cioè il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon sospese la convertibilità del dollaro in oro, fino ad
allora un’eventualità puramente teorica, la Federal Reserve, la Banca Centrale
Usa, ha continuato a fare ciò che aveva fatto in precedenza e cioè a stampare
banconote illimitatamente, ma da quel momento si sapeva che non esisteva più
alcun riferimento al metallo prezioso. Nonostante ciò i dollari, qualunque
fosse la quantità emessa dalla FED, trovavano posto come riserva in tutte le
banche centrali del mondo.
Fino a qualche
settimane fa le transazioni del commercio internazionale venivano eseguite
quasi al 100% in dollari, soprattutto quelle relative al petrolio
(petrodollari).
In pratica, gli
stati per i loro acquisti dovevano munirsi prima di dollari USA, il cui valore
effettivo era pari al costo della carta di cui erano fatti. Nondimeno di questo
grande vantaggio si è abusato per sanzionare quelle nazioni che non aderivano
allo standard USA di politica estera. Gli esempi sono tanti: il Venezuela, l’Iran
e chi più ne ha più ne metta. Ma le sanzioni alla Russia sono state la goccia
che ha fatto traboccare il vaso. Ora il 54% degli acquisti a livello
internazionale non si fanno più con i dollari.
La gallina dalle
uova d’oro americana sta agonizzando… Succede, è sempre successo… Questa volta
la morte della gallina rappresenta anche la fine di un impero.