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giovedì 6 luglio 2023

Pratiche consolari: esperienza di un connazionale residente nella Rep. Dominicana dal 2017 ad oggi




Articolo pubblicato da un connazionale sul gruppo Italiani iscritti AIRE in Repubblica Dominicana

Pratiche consolari, ecco le mie esperienze dal 2017 ad oggi

La storia dei miei rapporti con l’ambasciata locale che inizia a fine 2017 è quella che descrivo di seguito. Le richieste per lo svolgimento di pratiche consolari comunissime sono state spesso contrarie alle disposizioni di legge. Mettendomi in contatto con il MAECI oppure con l’ufficio di una senatrice sono riuscito a modificare la posizione errata dell’ambasciata.
Nel lontano novembre 2017 cercando di iscrivermi all’AIRE mi venne detto che dovevo prendere appuntamento tramite il sistema PRENOTA ONLINE per attestare la mia presenza in RD. Chiesi se potevo inviare la documentazione per email e mi venne risposto di no. Scrissi allora al MAECI e al COM.IT.ES, mi rispose solo il primo ed ecco la risposta:
“Gentile Signor Accolti Gil Vitale,
potrà fare richiesta di iscrizione Aire visitando il sito WEB dell’Ambasciata in Santo Domingo al seguente indirizzo: www.ambsantodomingo.esteri.it . Nella sezione “Formulari ed elenchi” è scaricabile il modulo di richiesta per l’iscrizione all’Aire nel quale vengono altresì elencati i documenti da allegare. Il predetto modulo, debitamente compilato e firmato, unitamente alla documentazione richiesta potrà essere inviato via mail al predetto Ufficio consolare: santodomingo.consolare@esteri.it.
Distinti saluti”
E pertanto mi iscrissi all’AIRE semplicemente così. Esattamente 24 ore dopo, l'Ambasciata dovette emettere un comunicato in cui a partire da quel momento l’iscrizione AIRE si poteva fare via email ....
Nel 2019 mi nasce la bambina e dopo aver fatto le trascrizioni dell'atto di nascita prendo appuntamento per il passaporto italiano, tra le varie cose mi viene richiesto di presentare il passaporto dominicano obbligatoriamente.
Riporto la richiesta di obbligo alla presentazione del passaporto domEnicano e sottolineo domEnicano:
“Gentile signor Accolti Gil Vitale,
non e’ una voce ma e’ vero se il minore E’ anche cittadino domenicano e’ obbligatorio la presentazione di un documento di identita’ del minore, in questo caso del passaporto domenicano. Infatti per uscire dal paese il minore deve uscire come domenicano nel rispetto appunto dell’Ufficio di Migrazione (anche a tutela del minore che ha doppia cittadinanza quindi doppi doveri) ed entrare in Europa con il passaporto europeo. E’ una cosa comunissima che viene applicata in tutti i paesi sudamericani, nord americani ecc per tutti coloro che hanno doppia cittadinanza.
Distinti saluti”
Scrivo allora di nuovo al ministero e mi viene risposto che non esiste questo obbligo. Tralascio la lunga email di risposta da parte del ministero. Naturalmente anche in questo caso il COM.IT.ES era informato.
Pertanto l'ambasciata é costretta a rilasciare il passaporto italiano dopo varie ritrosie e dopo varie alzate di voce con : Qui comando io !! Ecc. ecc.
L'anno scorso per avere un appuntamento per il visto di mia moglie ho dovuto fare un esposto in procura.
Quest'anno di nuovo per il visto per mia moglie mi sono ritrovato a fare un’esperienza kafkiana.
E qui potete leggere la conclusione dopo vari scambi di email che durano da metà giugno:
Ambasciata:
Gentile signor Gil Vitale,
Il tipo di visto si valuta al momento della lavorazione della richiesta.
Il modulo che viene inviato è un formulario standard comunemente conosciuto come “invito”, che si usa per la richiesta di varie tipologie di visto. Come gia` indicato, la fideiussione non è richiesta per i coniugi di cittadini UE.
L`assicurazione Schengen è dovuta, trattandosi di un cittadino extra comunitario non residente in Italia che non vi si reca per ricongiungimento, bensi per accompagnamento in occasione di una visita familiare.
Distinti saluti”
Scrivo allora al MAECI che non risponde. Scrivo quindi ad una senatrice eletta all'estero ed ecco (non menziono il nome della senatrice perché ho chiesto autorizzazione a farlo e sono in attesa):
"Gentilissimo, La ringrazio, mi presenterò all'appuntamento senza assicurazione e con la copia di questa email. Mi autorizza?
Cordialmente “
Vittorio Accolti Gil Vitale
“Gentile Sig. Accolti,
sono xxxx , assistente parlamentare della senatrice xxxxx. Mi permetto di scriverLe a nome della senatrice, momentaneamente impegnata in attività d'Aula.
Per rispondere al suo quesito, dalle informazioni giunte dall'Ambasciata e da quelle che ci ha fornito Lei, è esentato dall'assicurazione richiesta.
Cordiali saluti.”
La ringrazio quindi, come vede anzi come avrà visto dallo scambio email con l'ambasciata, mi hanno chiesto di fare un’assicurazione non dovuta o é che sono io che non so leggere?
Mi sembra di impazzire... Che mi dice Lei ?
Grazie
Vittorio Accolti Gil Vitale”
TESTO MAIL RISPOSTA:
“Gentile Senatrice,
i familiari stranieri indicati dall'art.2 del decreto Lgs 30/2007 sono esentati dall'obbligo di possedere un'assicurazione sanitaria, e potranno richiedere un visto per 90
gg
con ingressi multipli. Eventuali decisioni circa la validita' di un visto oltre il periodo di 90
gg
sono a carico dell'Ufficio visti che valuterà la richiesta.
Mi auguro di esserle stato d'aiuto e nel caso avesse ancora dei dubbi può contattarmi senza esitazioni.
Cordiali saluti.”
Pertanto l'assicurazione (che tra l'altro l'anno scorso non ho fornito perché non la chiedevano ) non é dovuta per legge.
Perché allora l'ambasciata fa così ???
Ha un interesse a mettere i bastoni tra le ruote al cittadino? E se si perché?
Dovrò ogni volta rivolgermi al Ministero o a un Senatore per avere un dignitoso rispetto?
Naturalmente ho chiesto informazioni e chiare spiegazioni al Comités tenendolo al corrente di tutto ma... campa cavallo!