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lunedì 3 luglio 2023

Ricchi e poveri secondo Flavio Briatore e secondo il progetto globalista

 


"Il povero mangia se c'è il ricco che lo fa mangiare. Lavora se c'è l'imprenditore che investe". Questa è una frase recente di Flavio Briatore. Niente di particolare, si tratta del pensiero attualmente imperante nel mondo occidentale. Resta da chiarire chi sono i poveri e chi sono i ricchi. E qui c’è una grande novità.  La frase di Briatore ricorda la definizione di “useless eaters” (mangiatori inutili) originatasi di recente e legata alla necessità secondo le élite globaliste di ridurre drasticamente la popolazione mondiale. Tutto a un tratto coloro che vengono ritenuti poveri sono considerati zavorra della quale il pianeta, diventato tutto a un tratto con la scusa del cambiamento climatico una sorta di nave spaziale in pericolo, deve liberarsi. Per salvare il pianeta ci vorrebbe, quindi, secondo il pensiero di coloro che controllano la maggioranza dei governi del mondo, in primis l’Italia e la Repubblica Dominicana, una drastica riduzione demografica.

Questa riduzione dovrebbe riguardare i “mangiatori inutili” ovvero i poveri e a questa categoria contrariamente a tanti che trovano degli aspetti positivi nel pensiero di Briatore apparteniamo tutti tranne i nababbi i cui miliardi non si contano nemmeno.

Povero e ricco sono diventati ora due categorie che stanno evolvendo a caste. Il non nababbo ora non è più sfruttabile, può tranquillamente essere sostituito da macchinari, robot, tecnologia varia. Non serve più. Con la sua scomparsa quasi totale il mondo apparterrà a quei pochi che oggi detengono quasi il 100% della ricchezza mondiale, una percentuale di persone che non raggiunge l’1% della popolazione mondiale.

E i tempi in cui la riduzione demografica e la creazione di un mondo con delle caste dove i cosiddetti poveri, drasticamente ridotti nel numero, saranno gli  “intoccabili”, non sono lontani, rientrano nell’Agenda 20-30.