Rappresentanti
della Camera di Commercio Italo Dominicana hanno incontrato il direttore
generale dell'Allevamento.
I rappresentanti
della Camera di Commercio Dominico-Italiana hanno incontrato il direttore
generale dell'Allevamento per discutere del divieto imposto dallo scorso
ottobre all'importazione di carne suina dall’Italia.
L'incontro è
stato condotto dal presidente della Camera Massimiliano Wax, e da Geovanny
Antonio Molina Abramo, direttore generale dell'Azienda Zootecnica, accompagnato
dalla dottoressa Farailda Troncoso.
Massimiliano Wax, presidente della Camera di Commercio Dominico-italiana |
Il divieto è nato
a seguito del rilevamento del virus suino africano da parte delle autorità
sanitarie italiane e della sua successiva comunicazione all'Organizzazione
mondiale per la salute animale (OMS).
Nel corso dei
lavori Marco Cracco, importatore e produttore di insaccati del Paese,
insieme ai dirigenti della Camera di Commercio Italo-Dominicana, hanno
sottolineato che i casi isolati di animali colpiti dal virus in Italia sono
limitati a una località specifica e distante
dalle regioni di origine delle carni lavorate destinate ad essere
esportate nella Repubblica Dominicana.
Marco Cracco, importatore e produttore di insaccati. |
"Questa
restrizione colpisce le importazioni di carni e insaccati italiani, come
l'apprezzato prosciutto, che sono molto graditi dalla popolazione
dominicana", si legge in un comunicato stampa.
Nel corso
dell'incontro è stato evidenziato il rigoroso rispetto da parte dei produttori
italiani delle norme sanitarie europee e americane, che prescrivono una
lavorazione a temperature di 70°C per due ore o un periodo di maturazione sotto
sale superiore a sei mesi.
Inoltre, è stata
posta enfasi sulla necessità di avviare un processo di omologazione dei
processi e delle normative sulla protezione degli animali tra i due paesi, nonché
sull'importanza di mantenere una comunicazione fluida per affrontare situazioni
simili in futuro.
Wax ha fatto
presente a Molina l'impatto economico delle misure adottate sugli imprenditori
dominicani e italiani residenti nel paese, che non riescono a commercializzare
i prodotti graditi dalla popolazione.
Si prevede che
questa iniziativa rafforzerà le relazioni commerciali e accelererà le risposte
a circostanze di questo tipo.