Le rimesse familiari rappresentano con oltre 10,4 miliardi di USD l-anno la più grande fonte di valuta estera per il Paese, anche se nella Repubblica Dominicana nessuno ha mosso un dito nel mercato del lavoro per generare quel reddito. I fondi arrivano grazie alla solidarietà familiare di milioni di dominicani emigrati all'estero, soprattutto negli Stati Uniti. Da lì proviene circa l’85% delle rimesse.
Una corrente di
opinione sottolinea gli effetti negativi delle rimesse familiari, sostenendo
che la popolazione ricevente si abitua a non lavorare o a impegnarsi poco nel
lavoro. Un'altra, invece, sottolinea il maggiore benessere e mobilità sociale
delle famiglie che ricevono rimesse e la maggiore disponibilità di valuta
estera nell’economia nazionale.
Sebbene il
governo dominicano non conservi statistiche accurate sul numero di dominicani
che emigrano, la Repubblica Dominicana è tra i principali paesi al mondo che
ricevono visti di immigrazione dagli Stati Uniti in rapporto alla sua
popolazione.
Gli emigranti
dominicani non solo inviano rimesse, ma arrivano anche con le valigie cariche,
soprattutto nel periodo natalizio, e con le tasche disposte ad aiutare i propri
cari o a spendere in patria.
Per la Repubblica
Dominicana gli emigranti sono molto importanti:
1) sono una vera
assicurazione sociale per molte famiglie, sia attraverso rimesse regolari che
attraverso aiuti in tempi di emergenza;
2) spendono
quando vengono nel Paese per le vacanze;
3) forniscono la
valuta estera di cui l'economia dominicana ha bisogno.
Per comprendere
l’elevato livello di sviluppo economico dominicano negli ultimi decenni e la
crescita della classe media, si deve tenere conto del contributo fornito dagli
emigranti, a volte minimizzati, discriminati o stigmatizzati.