Non per
niente in definitiva sono 200 anni che gli italiani arrivano in continuazione
nel paese. Qualcosa doveva pur rimanere di noi! Ne è rimasto tanto su tutti gli
aspetti della vita e della storia. Sicuramente abbiamo fatto anche un'incursione
in quella che è la nostra passione, vale a dire la gastronomia. Che l'italiano
sia un buongustaio lo sanno tutti. Insomma nei Caraibi non c'è nessuna cucina
che regga il confronto con la cucina dominicana. Si tratta allora di cultura
gastronomica vera e propria.
E uno chef
che sia degno di chiamarsi tale non può non conoscere la nostra lingua e la
nostra cultura. Questo è il caso di Deyanira Jackson. Parla italiano ed è bella
e simpatica oltre ad essere brava in quel che fa. Ha un programma televisivo, "Fácil y
Gourmet", che va in onda dal lunedì al venerdì alle ore 11.00 nel canale SI
TV; canali 3 di Wind Telecom, 38 di Tricom e 38 di Éxito Visión.
Deyanira
Jackson, ormai nota chef dominicana ha frequentato la Culinary Academie en
Artes Culinarias, in The International Culinary Center School of Italian Cuisine,
Italian Regional Cooking. Il suo programma può essere visto anche a livello
nazionale in rete all'indirizzo www.sitv.com.
La
chef ha una vasta esperienza nel mondo della gastronomia. Ha lavorato nella
sezione cucina del programma "Fuera de serie" per tre anni. È stata
chef di ristoranti in diverse parti del paese. Attualmente dirige il progetto
Cassata Catering, dedicato al servizio di chef privato e di catering.
Di
"Fácil y Gourmet", che è la nuova cucina nella televisione dominicana
si può dire che l'obiettivo principale del programma è quello di diffondere la
conoscenza di tutte le gastronomie, uno spazio progettato per far sì che gli
spettatori imparino tutto sul cibo, dove si presentano ricette squisite e
facili da preparare. Dice Deyanira:
"Molte
persone, amanti della buona cucina, hanno paura di preparare una ricetta,
perché trovano difficoltà nel processo di elaborazione, ma con il nostro modo
di concepire la cucina, qualsiasi appassionato può riuscirci ottimamente".
Un'infarinatura
sulla cultura gastronomica del paese che ci ospita potrebbe essere anche utile.
Dicevano i vecchi "Impara l'arte e mettila da parte". E poi possiamo
fare alla chef anche delle domande in italiano. Meglio di così!