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mercoledì 26 luglio 2017

L’Italia e la Repubblica Dominicana hanno lo stesso tasso annuale di suicidi




Meno male che siamo qui ai tropici invidiati dai nostri connazionali in patria con il sole tutto l’anno: non sappiamo cosa sia il freddo e c'è abbondanza di luce sempre, musica a tutto volume in ogni angolo di strada, birra e rum a fiumi… Invece sono in tanti a compiere il gesto estremo. Fuggono si fa per dire in barba a quello che pensano i nostri invidiosi connazionali da questo paradiso tropicale.
In entrambi i Paesi ¾ dei suicidi sono uomini. In Italia le fasce di età più elevate sono le più frequenti, anzi il numero di suicidi tra gli uomini si impenna all'arrivo dell'età pensionabile, sembra quasi che si voglia così fare un piacere a Boeri e compagnia cantante. Nella R.D. invece sono principalmente coinvolte in questo tipo di morte persone di età inferiore ai 50 anni.
Sia in Italia che in R.D il metodo scelto in oltre la metà dei casi è l'impiccagione. In R.D. al secondo posto c'è l'avvelenamento. In Italia invece dopo l'impiccagione la scelta cade con maggior frequenza sulle armi da fuoco e sulle precipitazioni.
La Guaiana è sicuramente il Paese con il tasso di suicidi più elevato 44 ogni 100.000 abitanti. Singolare è che nelle aree rurali in quel Paese con il primato assoluto a livello mondiale dei suicidi si ricorra all'assunzione di erbicidi che causano una morte piuttosto lenta e dolorosa. Sembra inoltre che un uso eccessivo di erbicidi e insetticidi a base di organofosfati secondo diversi studi scientifici internazionali possa portare a comportamenti suicidi impulsivi. Chi tra di noi si dedica all'agricoltura, un'attività da non escludere assolutamente, è meglio che ne tenga conto.