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martedì 11 luglio 2017

Un settantenne tedesco è stato ucciso nei pressi di Moca da un dominicano sessantasettenne a colpi di machete. Il movente: la gelosia





Si denota una sorta di competizione tra italiani e tedeschi per numero di morti ammazzati nella Repubblica Dominicana. Se non fosse per i suicidi molto sospetti dei nostri connazionali probabilmente saremo noi al primo posto in questa macabra classifica.
L'omicidio ha avuto luogo nel settore La Yuca del “batey” Ginebra di Gaspar Hernández. Lo straniero è stato identificato come Klaus, Claudio per la gente del posto, di circa 70 anni di età, deceduto in seguito a molteplici ferite provocate da colpi di machete inferti da un sessantasettenne dominicano di nome Ramón, suo vicino di casa. Il fatto è accaduto dopo le 8:00 di sera.
Del tedesco si dice che fosse un uomo molto tranquillo e servizievole.
Secondo la versione dell’assassino, il tedesco lo avrebbe aggredito con un palo e con una catena per cui si è visto costretto a difendersi con un'arma bianca. Tipica versione fasulla degli assassini di questo nostro paese ospitante, tanto i morti non parlano e chi ha visto spesso tace, anzi di solito questa versione fasulla viene poi confermata in giudizio da una miriade di testimoni. La falsa testimonianza da queste parti è all'ordine del giorno e anche se scoperta non ha nessuna conseguenza penale per chi ci incorre.
Comunque basta guardare le fotografie per capire come sono andate le cose: l'assassino ha infierito spietatamente sul tedesco disarmato con la volontà premeditata di ucciderlo.
Infatti, dalle informazioni avute sul posto, l’assassino avrebbe commesso il fatto motivato dalla gelosia, in quanto secondo gli abitanti dei dintorni sua moglie gli avrebbe riferito che il tedesco Klaus le faceva la corte, vale a dire che da quanto si apprende dai vicini di casa lo straniero non ha fatto qualcosa di male che l'assassino ha visto e che ha provocato la sua reazione. È successo invece che la donna ha solo riferito a suo marito che il tedesco le faceva la corte. E questo è bastato perché lo straniero venisse ritagliato come le figurine di un album provocandogli la morte.
Gli abitanti della zona sostengono che Klaus era un uomo molto rispettoso che non litigava con nessuno e che abitava sul posto da tanto tempo. Non gli si conoscono amici o parenti. Tant'è vero che nessuno si è presentato per reclamare il suo corpo.
Il dominicano ha cercato di fuggire insieme a sua moglie, ma entrambi sono stati catturati dagli agenti della polizia.
Dopo essere stato colpito barbaramente con il machete Klaus è stato trasportato ancora in vita all’ospedale Manuel de Luna di Gaspar Hernández dove è deceduto.
Il tedesco viveva sulla riva del fiume da solo con i suoi tre cani che lo accompagnavano dappertutto. Si dice che fosse rimasto nel paese perché non aveva modo di tornarsene in Germania dato che era troppo povero.