Vengono fatte delle domande alle quali l'avvocato
Carlos Eduardo Tavárez Guerrero risponde in un suo spazio sul giornale El Día:
Domanda: "Da quattro anni che sono
divorziato. Sono andato via da casa e ho lasciato tutto. Avevamo un conto
corrente in comune nelle banche, opere d’arte, veicoli propri, una casa nella
città e un locale commerciale che è stato affittato e di cui lei riceve
l’affitto. Quei beni li abbiamo acquistati all’interno del matrimonio. Cosa
posso fare per recuperare il mio 50%?"
Risposta: "Gentile lettore, la prima
cosa che dobbiamo precisare è che Lei disponeva di un termine di due anni per
esercitare l’azione divisoria dopo la pubblicazione della sentenza di divorzio.
Se Lei non lo ha fatto, in questo senso il suo diritto a richiedere la
divisione (acción en partición) attraverso i tribunali civili di tutti i beni
non potrà più essere esercitato. Questa azione è prescritta da questo punto di
vista. Ora la legge ha previsto come soluzione per questi casi in cui non è stata
presentata alcuna azione divisoria che ogni coniuge conservi ciò che ha in suo
possesso."
Domanda: "Allora ho perso tutto?
Risposta: "Nel
suo caso no perché Lei ha acquistato i mobili all’interno della comunione
legale. Ciò che Lei deve fare è rivolgersi al tribunale competente perché si
occupi della divisione in quanto prevale il principio che ogni
diritto registrato in conformità con la legge '108-05 de Registro Inmobiliaria' è imprescrittibile e gode della protezione e garanzia assoluta dello
Stato».
Ciò premesso lei
ha la possibilità di ottenere il 50% di tutti i beni immobili non importa il
tempo trascorso.
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