Ora o si è turisti con carta turistica
della durata di 30 giorni eventualmente prorogabili con la presentazione di certificato
medico o si ha uno status irregolare e quindi passibile di deportazione. Ecco
perché si sono incrementate negli ultimi tempi le retate con conseguenti
deportazioni di stranieri di tutte le provenienze estere, anche italiani e
tedeschi. La soluzione di recarsi a Migración e aggiornare la propria posizione
di turista a tempo indefinito attraverso il pagamento della tassa prevista a
seconda del tempo di permanenza non è più fattibile. O si paga in aeroporto o
si paga presso Migración, presentando un biglietto valido di aereo.
Tanti connazionali desiderosi di mettersi
in regola si recano ora alla frontiera haitiana dove, uscendo da RD, pagano la
tassa dovuta e rientrandovi ricevono una nuova carta turistica.
Così come stanno le cose i turisti a tempo
indefinito italiani stimabli in circa 40.000, in qualunque momento potrebbero
venire deportati a seguito dell'accertamento dell'irregolarità del loro status
migratorio. Tanti di loro sono proprietari di immobili e di veicoli. Chi viene
deportato non si porta via niente, questa è l'usanza da queste parti e paese
che vai usanze che trovi. Anche qui c’è naturalmente e come al solito un grande
potere discrezionale da parte degli accertatori.
Per sistemare le cose bisognerebbe prendere
la residenza con tutti gli oneri e le lungaggini annessi e connessi. Serve
quindi un visto di ingresso a tal fine, rilasciato da un consolato dominicano
con requisiti e costi piuttosto elevati. Non tutti i richiedenti soddisfano tali
requisiti, questo è quello che si è potuto appurare ampiamente negli ultimi
tempi.
Non è il caso poi nemmeno di aggirarsi per
le strade con una patente italiana non valida per la circolazione in quanto non
sussiste lo status di turista con carta turistica vigente.
Una situazione nel complesso certo non
piacevole e piuttosto rischiosa dal punto di vista patrimoniale per coloro che
finora hanno sempre avuto lo status di turista a tempo indefinito. Le cose
cambiano velocemente da queste parti. Questa modifica così da un giorno
all'altro ha tutta l'aria di essere una repressione arbitraria. Quale sarebbe
lo scopo di far diventare irregolare e quindi deportabile un numero notevole di
stranieri che soggiorna qui da anni e che possiede addirittura delle proprietà
immobiliari? Una domanda che difficilmente può avere una risposta sensata, se
si esclude il sacrosanto diritto di ogni nazione sovrana di fare quello che vuole
nel suo territorio.