La Giamaica faceva parte della circoscrizione della
nostra ambasciata prima che questa venisse chiusa al
31.12.2014. La competenza per il suo territorio non è stata devoluta a Panama,
ma agli Stati Uniti e in particolare al consolato di Miami.
Recentemente vi si è recato in visita ufficiale
l’ambasciatore italiano negli USA Armando Verricchio e venerdì scorso ha firmato
insieme al Ministro delle Finanze Audley Shaw l’Accordo tra la Repubblica
Italiana e il Commonwealth della Giamaica contro le doppie imposizioni fiscali.
Un accordo che interesserebbe fortemente alla nostra
comunità e alle nostre imprese operanti nella Repubblica Dominicana e particolarmente
anche ai pensionati italiani. Questi infatti ricevono la loro pensione al netto
delle imposte e non al lordo come succede invece quasi dappertutto nel mondo.
La Giamaica ha una popolazione pari a un terzo e un
territorio pari a un quarto rispetto a quelli della Repubblica Dominicana. Inoltre il
numero di italiani che vi risiede e delle imprese italiane che vi opera è di
gran lunga inferiore a quelli della Repubblica Dominicana.
Pur in presenza nei primi dieci mesi del 2017 di un
incremento delle esportazioni del 120% da parte delle imprese italiane verso la
Giamaica, l’intensità e il volume degli scambi commerciali tra la Repubblica
Dominicana e l’Italia sono di gran lunga superiori con tra l'altro anche importanti
commesse industriali e partecipazioni societarie.
Chiaramente in Giamaica è anche esiguo il numero di
pensionati. E ci si chiede se dietro a questa preferenza non ci sia proprio
questo motivo. Il pagamento al lordo delle imposte delle pensioni ai pensionati
italiani residenti nella Repubblica Dominicana avrebbe, infatti, un costo molto
più elevato per l’Italia. Si tratterebbe di circa 1.500 pensionati iscritti all’AIRE e
tanti ancora che pur vivendoci non hanno ancora provveduto a regolarizzare la loro
iscrizione all’AIRE, ma che in presenza di un accordo di questo tipo potrebbero
ripensarci.
“L’accordo tra l’Italia e la Giamaica si pone
l’obiettivo di promuovere, grazie ad un chiaro quadro fiscale di riferimento,
gli investimenti nelle due direzioni”. Lo ha sottolineato l’ambasciatore
Verricchio. “Si tratta di un importante strumento per la penetrazione delle
imprese italiane sul mercato locale che è anche un naturale punto d’ingresso
per il più vasto mercato caraibico.
Continueremo ad attendere pazientemente questo
accordo contro le doppie imposizioni tra l'Italia e la Repubblica Dominicana anche se tutto fa pensare che non esista la volontà di farlo.
Comunque finché c’è vita, c’è speranza! Anche se per la
verità i pensionati per ovvie ragioni vorrebbero una forte accelerazione dei
tempi per avere proprio lo stesso accordo che è riuscito ad avere la Giamaica.