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mercoledì 3 gennaio 2018

Juan Bautista Vicini Cabral, immortalato dal lavoro



Guidò l'azienda di famiglia per più di 50 anni, trasformandola in una delle più importanti dei Caraibi e del Centroamerica.
Gianni Vicini Cabral diresse le attività della famiglia Vicini per oltre 50 anni.
L'imprenditore Juan Bautista Vicini Cabral (Gianni), nato a Genova il 7 aprile 1924, una volta giunto nel Paese si comportò come il più autentico dei dominicani. Morì a 91 anni, ma la sua eredità rimarrà per sempre in alcuni settori economici tra i più importanti del paese.
La sua vita fu segnata dal lavoro. Morì un lunedì, alle 3 del pomeriggio in una giornata lavorativa e non poteva essere altrimenti. Guidò le attività imprenditoriali della famiglia Vicini per oltre 50 anni e gettò le basi per la sua continuità, trasformando l'azienda nel più importante gestore di attivi dei Caraibi e del Centroamerica.
Figlio di Amelia Cabral Bermúdez e di Felipe Vicini Perdomo, lavoratori instancabili, seppe rendere onore al cognome dei suoi genitori. Era il primo di quattro fratelli: José (Giuseppe), Laura e Felipe. Arrivò nella Repubblica Dominicana pochi mesi dopo la nascita tra le braccia della sua balia.
La morte di suo padre (1936) fece diventare Amelia (sua madre) la sua mentrice. Contribuì a plasmare il suo coraggio, al radicamento dei suoi valori e all’orientamento della sua intelligenza e dei suoi sforzi verso le migliori cause imprenditoriali, cittadine e familiari. Si laureò Summa Cum Lauda come ingegnere chimico industriale presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge nel Massachusett.
Dopo il suo ritorno nel paese nel 1947, già laureato, si mise alla guida delle aziende della famiglia ed ebbe modo di dimostrare il suo forte amore per il lavoro e la piena consapevolezza del suo ruolo nell’ambito della società dominicana.
Dal 1961, dopo la caduta del regime di Rafael Leonidas Trujillo Molina e il riemergere delle imprese private nel paese, dimostrò le sue capacità imprenditoriali, la sua pazienza e la sua attitudine agli investimenti. Mantenne sempre segreto il suo coinvolgimento nell’abbattimento della dittatura nella sua veste di "Mr. X ", rivelata 25 anni dopo.

Laura Amelia, José María e Felipe de Jesús condivisero con lui l'intero processo per rendere l'industria dello zucchero dominicana un fattore trainante dell’economia, soprattutto in un momento in cui questa aveva bisogno di entrate in valuta estera per far fronte alla crisi dei primi anni del decennio. La sua impronta ebbe il riconoscimento dell'intero settore privato.
Dal 1949 divenne amministratore dell’Ingenio Angelina, con l’assistenza di suo zio José María Cabral Bermúdez. Si circondò di collaboratori efficienti come Pedro Luis Santana Corominas, Juan Manuel Roso e molti altri che ricordano le sue interminabili ore di lavoro, la sua memoria prodigiosa, il suo interesse per i più piccoli dettagli e, soprattutto, l'ineffabile qualità della sua condizione umana.
Anche con il sostegno dei suoi fratelli, ebbero luogo importanti investimenti per modernizzare la cartiera Cristóbal Colón e Metaldom. Sostenne il Banco Popular nella formazione del suo capitale iniziale. Contribuì alla creazione della Commissione per il commercio estero e dell'Istituto dominicano dello zucchero (Inazúcar), della Metropolitan Bank e di Cementos Nacionales.

Famiglia Vicini

La continuazione del suo operato grava oggi sui figli Felipe Augusto, Amelia Stella e Juan Bautista Vicini Lluberes.
Diede inoltre sostegno alla Fundación Dominicana de Desarrollo (FDD), all'Acción Pro Desarrollo de Santiago, all’Universidad Catolica Madre y Maestra (PUCMM), alla Fundación Universitaria Católica, al Consejo Nacional de Hombres de Empresa, alla Junta Agroempresarial Dominicana (JAD), all'Associazione delle industrie della Repubblica Dominicana (AIRD), all’Asociación Dominicana de Hacendados y Agricultores, al Patronato del Teatro Nacional e alla Fundación Manuel del Cabral. Le sue tracce di visionario sono rimaste in molte altre entità.

Testimonianze

Fernando Ferrán, che lavorò per molti anni con Gianni Vicini, in un suo articolo pubblicato nel giornale digitale Acento, racconta: "Il Jefe (Trujillo) invitò il giovane Gianni ed espresse il suo desiderio di acquistare i suoi zuccherifici. Gianni rispose come sempre lentamente ed educatamente a questo desiderio del Jefe manifestando la sua soddisfazione e richiedendogli immediatamente di consentirgli di viaggiare in Italia dove avrebbe consultato i suoi soci sul prezzo di queste proprietà. Ignaro dell'inganno, Trujillo accettò compiaciuto. Dov'era l'inganno? Beh, semplicemente che la famiglia Vicini non aveva soci, una cosa che il Jefe non sapeva, ma che consentì a Gianni Vicini di guadagnare tempo e di lasciare il paese".
Juan Guiliani Cury, in un suo articolo per Listín Diario, affermò che la gentilezza di Don Gianni si basava sull’estrema semplicità della sua personalità, sulla sua simpatia e sulla sua umanità.
"In nessun momento ha assunto atteggiamenti arroganti, di esibizionismo e di prepotenza. Ha guidato la sua piccola automobile spesso senza un autista. Ha esercitato il suo dovere civico nei seggi elettorali senza guardie del corpo, aiutanti o accoliti intorno a lui ", dice Cury. Il compito di dare continuità alla sua eredità grava oggi sui suoi figli Felipe Augusto, Amelia Stella e Juan Bautista Vicini Lluberes, avuti con Alma Stella Lluberes Henríquez, che sposò a New York.
Nel 2008, il presidente Leonel Fernández consegnò a Gianni Vicini Cabral il premio dell’Orden del Mérito de Duarte, Sánchez y Mella, nel grado Gran Cruz Placa de Plata, in occasione della designazione di Gianni come "Imprenditore agricolo dell’anno" da parte della Junta Agroempresarial Dominicana (JAD). Nell’assegnargli il massimo riconoscimento del governo della Repubblica Dominicana, secondo le informazioni fornite dalla Presidenza, sono state messe in rilievo le sue qualità di uomo d'affari visionario, erede di un retaggio di iniziative imprenditoriali che ha contribuito allo sviluppo del paese con investimenti nel turismo, nel settore immobiliare, nei servizi finanziari, nell’energia, nell’industria, nel settore degli alimenti e bevande, nella vendita al dettaglio e nei mezzi di comunicazione.

Attualmente, sotto la guida di Felipe A. Vicini Lluberes, presidente esecutivo, INICIA è un amministratore privato di beni con investimenti e amministrazione nella regione NOLA (Nord dell'America Latina, escluso il Messico).