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domenica 14 gennaio 2018

Vincenzo Aguzzi: non è stato possibile eseguire una seconda autopsia. I funerali hanno avuto luogo sabato


Nel certificato medico consegnato ai familiari risulta che Vincenzo Aguzzi è morto per uno scompenso cardiaco acuto nel contesto di una cardiopatia ipertensiva. Il cadavere è arrivato imbalsamato e quindi privo di tutti gli organi vitali sui quali sarebbe stato eventualmente possibile eseguire una seconda autopsia. Secondo il giornale La Provincia Pavese qualcosa di simile è già accaduto in passato a Cuba. Testualmente detto giornale riporta quanto segue: “L’impossibilità di svolgere una seconda autopsia dopo quella di Santo Domingo, accertata anche dall’autorità giudiziaria, riporta alla mente un caso simile e vecchio di 22 anni. Era il 1996 e un 55enne di Pietra de Giorgi morì durante una vacanza a Cuba. Subito le autorità locali parlarono di infarto, in un secondo momento di soffocamento avvenuto mediante un cavo elettrico stretto intorno al collo. Anche in quella circostanza, nel momento in cui la salma venne rimpatriata, fu impossibile procedere a una seconda autopsia poiché i medici legali cubani avevano rimosso gli organi interni.”
Forse siamo in presenza del delitto perfetto anche in questa occasione, ma non lo sapremo mai per certo. In fondo è stata fatta un’autopsia che è valida a tutti gli effetti secondo la legge di un paese sovrano. Diverso è stato il caso del giovane farmacista Alessandro Grandis alla cui autopsia ha partecipato anche la madre, anatomopatologa di professione.
Restano comunque tante cose da approfondire in particolare sul rapporto tra Vincenzo Aguzzi e la Colf e la sua famiglia e sull’idoneità o meno del deceduto a intraprendere un viaggio in aereo. Ci sono gli estremi del reato di circonvenzione di incapace?
Si trattava in effetti come risulta da un altro articolo di La Provincia Pavese di “una persona buona e anche estremamente ingenua. Bastava che qualcuno gli chiedesse dei soldi e lui glieli dava senza problemi”. Questo probabilmente è stato il motivo per cui la sua famiglia ha chiesto e ottenuto che gli venisse nominato un amministratore di sostegno (un avvocato del Foro di Milano) e un giudice tutelare, per evitare come riporta il menzionato giornale “che persone con cattive intenzioni potessero raggirarlo e spillargli denaro”.
I funerali hanno avuto luogo nella mattinata di sabato. La colf dominicana era presente insieme alla sua famiglia e a tanti amici dominicani del defunto.
Resta da chiarire anche la veridicità dell’esistenza di un testamento e la scomparsa di centinaia di miglia di euro dal suo conto. L’Aguzzi aveva ereditato dai suoi genitori morti nel 2010 un patrimonio composto da 8 appartamenti e un’azienda agricola e viveva quindi di rendita.

Il fascicolo con ogni particolare della vicenda è già in possesso della Procura della Repubblica di Pavia.