Cerca nel blog

martedì 7 giugno 2022

Gli iscritti AIRE Santo Domingo chiedono l'annullamento della delibera dell'Assemblea del Comites del 19 maggio sui contributi ad Azzurro Caribe

 



Il 19 maggio scorso si è tenuta l’assemblea straordinaria del Comites Santo Domingo avente come unico punto all’ordine del giorno: “Emettere parere preventivo obbligatorio in merito alla richiesta dei contributi all'editoria da parte del periodico Azzurro Caribe ai sensi dell'articolo 2 comma 4 lettera h della legge 286 del 2003.

Questo articolo stabilisce al comma 4, lettera h, che “il Comites esprime parere obbligatorio, entro 30 giorni dalla richiesta, sui contributi accordati dalle amministrazioni dello Stato ai locali mezzi di informazioni”.
Nell’assemblea in questione, il Comites ha deliberato a favore della concessione. Lo ha fatto, confondendo il suo ruolo con quello del capo dell'ufficio consolare italiano di prima categoria che deve accertare il possesso dei seguenti requisiti:
a) periodicità almeno trimestrale della testata nell'anno di riferimento dei contributi;
b) la trattazione di argomenti di interesse delle comunità italiane all'estero avuto riguardo anche alla diffusione della lingua e della cultura italiana e al contributo alla promozione del sistema Italia all'estero. Il Comites Santo Domingo per svolgere la sua funzione come lo richiede la legge avrebbe dovuto esprimere un parere sui contributi accordati. A tal fine avrebbe dovuto conoscere elementi essenziali come ad esempio l'entità della richiesta di contributi, la tiratura certificata del giornale, la regolarità formale del periodico nel paese di edizione e la periodicità della distribuzione cartacea.
Invece, contrariamente a quanto prevede l'articolo citato dalla Presidente del Comites all'inizio dell'Assemblea i consiglieri di maggioranza si sono limitati a esprimere un giudizio sulla diffusione del giornale e sulla rilevanza del suo contenuto per i connazionali.
Per quanto attiene la diffusione, è stato accertato che questa ha luogo solo in qualche ristorante esclusivo della capitale, in uno di Boca Chica e da qualche parte nella zona turistica est. Nel Cibao e nell’importante città di Santiago per esempio o di Puerto Plata, non è stato mai visto. Lo stesso vale per la provincia Samanà con Las Terrenas, una delle cittadine maggiormente abitate da italiani. Al riguardo il consigliere Flavio Bellinato ha sostenuto, sbagliando, che il compito del Comites è accertare la diffusione e che il fatto che sia diffuso a Santo Domingo basta per soddisfare questo requisito ai sensi di legge. Per quanto attiene alla rilevanza, lo stesso consigliere ha sfogliato un numero del giornale e ha letto i titoli di alcuni articoli ritenendoli rilevanti.
Tutto lì! In pratica dopo queste affermazioni perentorie si è passato alla votazione. La maggioranza, tutti quadri del MAIE o soggetti fortemente legati al MAIE, si è imposta. Contrari gli altri quattro consiglieri. C'è da dire al riguardo che Ferruccio Fazzari si è allineato alla maggioranza per quanto attiene al voto, ma si è lamentato per la mancanza di elementi atti a consentire una decisione qualificata.
Bisogna aggiungere che per distribuzione delle copie cartacee qui si intende la stampa di qualche esemplare del giornale una volta al mese, ma non è stata dimostrata la periodicità, e il deposito di un certo numero di copie in pochi ristoranti esclusivi. Non si sa quante e non si sa nemmeno il numero di queste che viene effettivamente letto o prelevato gratuitamente o cestinato.
In nessun momento, inoltre, si è accennato a limitazioni della distribuzione per i numerosi lockdown pandemici del 2021, che hanno colpito prevalentemente i ristoranti.
Quanto sopra premesso, i sottoscritti cittadini italiani iscritti Aire Santo Domingo chiedono l'annullamento della delibera dell'Assemblea Straordinaria del Comites per i seguenti motivi:
1) non è stata rispettata la funzione del Comites prevista dall’art. 2 comma 4, lett. h  della Legge 286 del 2003 relativamente all'erogazione del contributo;
2) sussiste un evidente conflitto d’interesse tra l’editore Ricky Filosa, dirigente del MAIE e i  membri del Comites appartenenti allo stesso partito, che si riflette anche sul contenuto del giornale che fa da organo ufficiale di stampa del MAIE, così come da lui pubblicamente asserito sul suo altro giornale "Italia chiama Italia";
3) gli elementi in base ai quali è stata valutata la diffusione e la rilevanza del giornale sono assurdi e insufficienti;
4) i dati sull’entità del contributo richiesto e su forma giuridica e sede di Azzurro Caribe non erano a disposizione del Comites;
5) non era presente all'Assemblea suddetta un rappresentante dell’ambasciata in grado di fornire al Comites le informazioni necessarie per deliberare in conformità con la legge.