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sabato 18 giugno 2022

Un'immagine vale più di tante parole

 


L'Assemblea del Comites Santo Domingo del 19 maggio scorso ha deliberato il nulla osta al contributo per la stampa italiana all’estero di Azzurro Caribe senza conoscere alcunché del giornale, senza essere minimamente al corrente della sede, della tiratura o della sua forma giuridica.

La maggioranza dei consiglieri si è espressa a favore del contributo sulla base di considerazioni soggettive non documentate.

Nelle ricerche successive effettuate dai connazionali qui residenti non è stato trovato niente su Azzurro Caribe. Non esiste un RNC, non c’è traccia della registrazione di un nome presso ONAPI e non c'è nulla che faccia riferimento a una casa editrice.

L’articolo 2, comma 4, lett. h della legge 286 del 2003 che è stato citato al primo punto dell'ordine del giorno della menzionata Assemblea recita: “h) esprime parere obbligatorio, entro trenta giorni dalla richiesta, sui contributi accordati dalle amministrazioni dello Stato ai locali mezzi di informazione.” Un parere non può essere dato senza tutte le informazioni del caso. Il Comites ha quindi deliberato “per sentito dire”.

Ovviamente l'ambasciata avrebbe dovuto apportare dati al Comites affinché questo potesse adottare una delibera qualificata. Non lo ha fatto.

Non si può annullare la delibera? Bisogna ricorrere al TAR del Lazio? Non serve! Quando è stata rilevata l’assurdità di un comportamento di un’istituzione con funzione amministrativa, questa, l’assurdità, si ritorce automaticamente sui responsabili del comportamento e ne viene compromessa la loro attendibilità.

I consiglieri che si sono espressi per il nulla osta si sono basati su reminiscenze di Flavio Bellinato, che ha già votato altre tre volte a favore del contributo in passato in quanto consigliere dei precedenti Comites.

L’Ambasciata avrebbe dovuto apportare dati all'assemblea del comites oppure i consiglieri sarebbero stati tenuti a fare una ricerca o a chiedere le informazioni necessarie per ottemperare a una delibera qualificata.

Un funzionario dell’ambasciata ci ha elencato tutta una serie di leggi e di indirizzi ai quali rivolgerci per ulteriori chiarimenti e informazioni sui contributi alla stampa e su questa vicenda in particolare.

Si trascura il fatto, ed è l’unico che conta, che l’articolo 2, comma 4, lett. h della L. 286 del 2003 non può ritenersi soddisfatto in assenza delle più elementari informazioni.

Dall’ambasciata ci fanno sapere di non potere pubblicare il contenuto dei precedenti pareri da questa espressi sul tema relativamente ad Azzurro Caribe.

Possiamo ritenere che non ci sia una volontà di trasparenza?

Comunque se volevamo una risposta, eccola qui nella foto.

L'ambasciatore appare nella copertina dell’ultima copia stampata di Azzurro Caribe con una copia del giornale in mano. Un’immagine vale spesso più di tante parole…