In ottemperanza alla volontà del presidente Luis
Abinader di affrontare la criminalità, la Polizia nazionale e le Forze armate hanno
avviato ieri pomeriggio l’operazione congiunta "Il mio paese sicuro",
con l'obiettivo di riportare la pace e la tranquillità ai dominicani.
Alle forze di polizia si sono aggiunti più di mille
soldati delle Forze armate, distribuiti nei quartieri del Gran Santo Domingo e
nelle province dell'interno del Paese, dove si verificano atti criminali a
qualsiasi ora del giorno e della notte.
Le operazioni sono state impostate in punti
strategici, dove sono state arrestate centinaia di persone che portavano armi
da fuoco, armi da taglio, stupefacenti o che erano state coinvolte in risse e
altri crimini.
Ad ogni generale, sia della Polizia che delle Forze
Armate, è stata assegnata un'area da ispezionare.
La gente dei quartieri ha accolto con gioia gli
agenti di polizia, che sono stati applauditi, con slogan tipo: “Braviiii!
Gloria a Dio! Finalmente vi abbiamo qui! Contate su di noi!”
Ieri mattina il presidente Abinader ha ordinato
l'operazione congiunta per garantire la pace a seguito dell'aumento della
criminalità.
Il presidente ha sottolineato che il governo non accetterà
una pace mafiosa, dove si prendono accordi per mantenere la tranquillità e
soprattutto con ciò che ha a che fare con il traffico di droga.
“Questo governo sta lavorando e continuerà a
lavorare affinché ci sia vera pace e tranquillità basate sul rispetto dei
diritti umani ma anche sulla fermezza delle nostre forze dell'ordine nel
portare pace, tranquillità e che i nostri cittadini possano sentirsi al sicuro
nelle strade e nelle loro case», ha dichiarato Abinader.
"Chiedo a coloro che agiscono nei nostri quartieri,
nei nostri settori, provocando disordini, di arrendersi pacificamente perché se
non lo faranno li scoveremo comunque", ha aggiunto Abinader.
La richiesta di Abinader è arrivata pochi giorni
dopo la morte di quattro membri della banda criminale nota come "Los
Menores" o "Chuky Malos" per mano di membri della polizia.
Secondo i rapporti ufficiali, la morte di Miguel
Ángel Calderón "Bombo", capo della banda; Kelvin Santos de la Cruz,
Yeral David Peralta e di un'altra persona non ancora identificata, si sono
verificate durante uno scontro a fuoco con membri della polizia in divisa.