Si era capito subito che qualcosa non quadra va
sulla vicenda dell'italiano ucciso venerdì pomeriggio al casello autostradale
di Las Americas. Innanzitutto il nome “Lucas”. Ci saremmo attesi da una persona
nata in Italia, come riporta la carta d'identità pubblicata in copia sui
giornali, il nome “Luca”.
Di fatto, sul soggetto non è stato possibile trovare
alcunché in rete, come se non fosse mai esistito.
Pur essendo in possesso di una carta d'identità di
colore verde per stranieri e, quindi, in regola con le leggi migratorie, il “Garofalo”,
a questo punto le virgolette sono d'obbligo, non risulta iscritto all'AIRE
della nostra ambasciata.
Su tutto questo ha fatto un po' di luce oggi il
giornale Diario Libre che riporta le dichiarazioni della polizia secondo cui
quel numero di carta d'identità risulta nei loro archivi a nome di un certo Darison
Dario López. Si tratta quindi di un documento falso.
Non si capisce a questo punto come faccia la polizia
a sapere che l'italiano in questione sia stato sottoposto alla giustizia per
traffico di droga nel 2021. Sarebbe da approfondire anche la versione che il “Garofalo”
gestisse diversi negozi a Boca Chica.
Attendiamo conferma da parte dei nostri connazionali
residenti nella cittadina balneare.