La comunità
ebraica del Paese è composta da circa 2.500 membri e e conta con una sola singagoga a Santo Domingo. Il suo rabbino, Shimon, leader
religioso, spiega che l'ebraismo si basa su 13 principi chiave, tra cui
spiccano la fede in un unico Dio e l'attesa dell'arrivo del Messia. Un punto
cruciale da lui menzionato è che “l'educazione dei bambini è centrale nella
nostra dottrina”. Ciò indica che la trasmissione dei valori e delle tradizioni
è un pilastro della vita ebraica, garantendo che le generazioni future
continuino la pratica e l’identità degli stessi.
Uno dei momenti
più importanti nella vita ebraica è lo Shabbat, che si celebra dal venerdì sera
al sabato sera. Il rabbino spiega che in questo periodo le famiglie si
riuniscono per condividere una cena speciale, dove la preparazione e la
presentazione del cibo sono meticolose.
Il ruolo di
Shimon nella comunità è stato importante per la sua crescita e, consapevole dei
bisogni dei suoi membri, ha coinvolto altri rabbini affinché collaborassero
nella cura della comunità. "Col tempo, ho visto la necessità di un
maggiore aiuto e attualmente stiamo lavorando per aprire un nuovo centro a
Punta Cana", afferma.
Negli anni ’30,
il dittatore dominicano Rafael Trujillo offrì asilo agli ebrei europei in fuga
dal regime nazista. I rifugiati si stabilirono in una zona rurale di Sosúa, in
una piantagione di banane abbandonata dal 1916. Lo Stato dominicano fornì loro
terra e risorse affinché potessero dedicarsi all'agricoltura.
La Sinagoga di
Santo Domingo è l'unica attiva nel paese e sull'isola di La Hispaniola.
Appartiene alla congregazione del Centro Israelitico della Repubblica
Dominicana e si trova in Avenida Sarasota n. 21, nel Distrito Nacional.