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sabato 9 novembre 2024

Olanda calcio e antisemitismo: ascoltando le due campane

 



In occasione della partita dell'Europa League tra Ajax e Maccabi si sono verificati episodi di antisemitismo. Si è parlato di un vero e proprio “Pogrom”.  Ci sono stati feriti e decine di arresti. Una vera e propria caccia ai tifosi israeliani al grido di “Palestina libera”. Tel Aviv ha inviato aerei per riportare a casa i propri cittadini.

Gli ultras sono gruppi e come tali seguono regole comportamentali diverse da quelle dei singoli. I tedeschi dicono che un giovane è un giovane, due giovani sono mezzo giovane e tre giovani non sono più alcun giovane.  La stessa regola vale per gli ultras anche per quelli del Maccabi.

Ascoltare le due campane è sempre un approccio sensato per capire le cause di una situazione di violenza. I tifosi israeliani si trovavano ad Amsterdam mercoledì sera e quindi sin dalla vigilia della partita. Sui social girano parecchi video tra cui quello in cui un gruppo di ultras del Maccabi strappa una bandiera palestinese appesa alla facciata di un palazzo gridando “Fanc… Palestina” con alcuni momenti di tensione con attivisti pro-Gaza in città. Anche in metropolitana  i tifosi israeliani hanno scandito cori contro gli arabi e contro la Palestina.

All'avvio della gara valida per l'Europa League gli ultras del Maccabi non hanno rispettato il minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione di Valencia, iniziando a scandire slogan tipo: “Non ci sono più scuole a Gaza perché non ci sono più bambini a Gaza” oltre a vari e ripetuti “Morti agli arabi”, contribuendo non poco ad alzare ancora il livello della tensione già altissima per cui odio e antisemitismo sono al tempo stesso causa e pretesto.

Si può tranquillamente dire che tutto sommato la provocazione c'è stata. Resta da capire se questa è da attribuire al comportamento irrazionale del gruppo di ultras del Maccabi o è stata voluta per suscitare questa specie di “Pogrom” e per giustificare il solito vittimismo razziale degli israeliani, che di questi tempi potrebbe anche giovare all'immagine dello stato ebraico.