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lunedì 4 novembre 2024

La Harris cambia la sua posizione sulla guerra in Israele a seconda della comunità prevalente nello stato in cui fa campagna elettorale

 



In campagna elettorale in una democrazia qualunque, soprattutto in un paese dove i brogli macroscopici definiscono l’esito delle elezioni, si può dire e promettere tutto, l’importante è essere eletti.

La vicepresidente Kamala Harris nella sua campagna ha giocato su entrambi i fronti del conflitto in Israele, rivolgendosi  agli elettori degli stati chiave con messaggi contrastanti.

Ha cercato di corteggiare il voto arabo nel Michigan e il voto ebraico in Pennsylvania.

Nel Michigan la Harris ha dichiarato: "Quello che è successo a Gaza negli ultimi nove mesi è devastante. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza. E non resterò in silenzio".

Nella pubblicità della Pennsylvania, invece, Harris afferma: "Voglio essere chiara: sosterrò sempre il diritto di Israele a difendersi e mi assicurerò che Israele abbia la capacità di difendersi. Perché il popolo di Israele non dovrà mai più affrontare l'orrore che un'organizzazione terroristica chiamata Hamas ha causato il 7 ottobre".