È salito a 205 il
bilancio delle vittime delle alluvioni che hanno colpito la Spagna, in
particolare la provincia di Valencia, mentre sono ancora numerosi i dispersi.
Ma non mancano le polemiche. Nelle ultime ore si è acceso il dibattito sulle
dichiarazioni di Miguel Bosé: il celebre artista ha scritto un lungo post sul
suo profilo Instagram e ha puntato il dito contro “un gruppo di criminali dalla
mente malvagia”, negando categoricamente il cambiamento climatico.
“Sono devastato per la catastrofe avvenuta a
Valencia, Cuenca e Albacete”, l’esordio di Miguel Bosé nel suo messaggio prima
di attaccare il governo guidato dal socialista Sanchez, composto da “un gruppo
di delinquenti”: “Sono furioso e pieno di rabbia per le vite perse,
conseguenza, sovrabbondantemente documentata, di pratiche pessime e criminali
messe in atto da governi che, tra la distruzione di dighe e bacini, e soprattutto
con la pratica incontrollata di ingegneria climatica, scie chimiche o HAARP,
causano solo dolore, sofferenza e povertà”.
Come evidenziato
in precedenza, per Bosé non si tratta di un problema legato al climate change –
“non esiste una cosa del genere” – sottolineando che“quelle bande di criminali”
dei governi mettono in atto “pratiche pessime”, provando a lucrare da queste tragedie.
Nel suo intervento, il cantante ha lanciato un messaggio ai suoi seguaci,
invitandoli a chiedere la fine dell’Agenda 2030, il programma sottoscritto dai
governi dei 193 paesi membri dell’Onu che prevede obiettivi comuni come la
lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento
climatico.
Secondo Bosé,
questo piano“favorisce solo un’elite intenzionata a distruggere quello che
intere famiglie hanno costruito con sacrifici e dignità nell’arco di
generazioni”.