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domenica 3 novembre 2024

Il console spagnolo è stato denunciato dai 32 senatori della Repubblica Dominicana per il massiccio rifiuto di visti

 



Il console generale di Spagna nella Repubblica Dominicana, Jorge Cabezas Fontanilla, denunciato dai 32 senatori del Paese per la massiccia negazione dei visti ai dominicani, ha una storia controversa legata al presunto comportamento anti-immigrazione.

Nel 1998 Cabezas Fontanilla, che era vicedelegato del governo spagnolo a Malaga, si dimise “per motivi personali”. In occasione delle sue dimissioni, El País, il quotidiano più influente della Spagna, pubblicò allora che “Cabezas, che desidera riprendere la carriera diplomatica, è arrivato al governo civile di Malaga dopo la vittoria elettorale del PP nel 1996 e presto si ritrovò coinvolto in polemiche sulla raccapricciante espulsione di 103 immigrati sub-sahariani che si supponeva fossero sedati”.

I 103 immigrati africani furono espulsi nel 1996, dopo essere stati sedati e trasportati su aerei militari, in Guinea, Senegal, Mali e Camerun.

I 32 senatori della Repubblica Dominicana hanno inviato una lettera all'ambasciatore spagnolo, Antonio Pérez-Hernández y Torra, denunciando un presunto "abuso di funzioni" da parte del console Jorge Cabeza nella gestione delle domande di visto. La prima denuncia è stata presentata alla Camera Alta dal deputato Alexis Victoria Yeb, che ha rivelato che Cabeza ha rifiutato ingiustificatamente numerose richieste dei dominicani.

Speriamo che qualcosa di simile non accada anche alla nostra ambasciata, non è comunque del tutto improbabile. Del resto la nostra sede diplomatica non solo rende la vita difficile agli stranieri, anche coniugi di cittadini italiani, che richiedono il visto per recarsi in Italia e non di rado anche nei casi di ricongiunzione familiare. Da noi si denota anche un certo disinteresse per i connazionali e per le pratiche consolari da loro richieste. Un caso eclatante è stato  il recente slittamento dell’esonero dalla prenotazione online dagli over ‘70 agli over ‘75, senza alcun preavviso. E a nulla sono valse le proteste del Comites e la sua richiesta di almeno portare l’applicazione di questa misura all’inizio dell’anno prossimo per consentire ai connazionali over 70 di aggiornarsi.