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domenica 3 novembre 2024

Zelensky lancia un ultimatum: potrebbe ricorrere all'uso di bombe atomiche

 


La realtà supera spesso la fantasia. L'ex comico Volodymir Zelensky non fa ridere più nessuno. Ha voluto sostenere gli obiettivi dell'Occidente a spese della nazione di cui è presidente. Una decina di milioni di ucraini ha abbandonato il paese, l'economia è paralizzata e la spesa pubblica dipende dagli aiuti occidentali che in parte finiscono nelle tasche dei funzionari dello stato più corrotto del mondo.

Le armi sono state fornite puntualmente e in grandi quantità, ma le perdite sul campo in termini di vite umane dopo quasi tre anni sono state ingenti e si stimano in 700.000 soldati caduti e altrettanti feriti e non più in grado di combattere. Ora la guerra volge alla sua fine, una sconfitta sicura, ma l'ex comico non ci sta: l'Ucraina deve essere ammessa alla Nato con un suo coinvolgimento diretto nella guerra. L'alternativa è il ricorso alla tecnologia nucleare per la preparazione di bombe atomiche da impiegare contro la Russia. Una tecnologia che l’Ucraina possiede dai tempi in cui faceva parte dell'Unione sovietica.

La minaccia-ultimatum lascia tutti con il fiato sospeso e non si sa come questa storia andrà a finire. Sicuramente un conflitto atomico nel cuore dell’Europa desta molta preoccupazione tra coloro che finora hanno giustificato il sostegno dell’Ucraina in questa guerra votata a una sicura sconfitta sin dall’inizio. L’ex comico dalla perenne maglietta verde non fa davvero più ridere nessuno.