Alle ultime
elezioni politiche, il MAIE si è piazzato al primo posto tra i partiti votati dagli
iscritti AIRE della nostra circoscrizione consolare con 794 voti (44,09%), seguito
del Centrodestra Unito con 418 voti (23,21%), dal M5S, 289 voti (16,05%) e dal
PD, 180 voti (9,99%).
Al tempo gli aventi
diritto al voto erano 5.296 di cui hanno partecipato alle elezioni 2.373 (44,81
%), esprimendo 1.722 voti validi.
Qualcuno si chiede
come andrà a finire questa volta. Dipenderà molto da come gli elettori
giudicheranno l'operato dei menzionati partiti in questi quasi 5 anni.
Probabilmente il M5S
perderà diversi elettori se si tiene conto dell’esito delle recenti elezioni
amministrative e dei sondaggi. Probabilmente verrà votato da meno di un terzo
degli elettori del 2018. Il PD conserverà
sicuramente la percentuale delle passate elezioni. Succede sempre così per
questo partito, ha raggiunto il suo zoccolo duro e non c’è verso che si riduca
il numero dei suoi elettori. Se il Centrodestra si presenterà unito usufruirà
della posizione favorevole acquisita da Fratelli d'Italia, unico partito che
non ha aderito al governo Draghi, che controbilancerà quindi il crollo della
Lega.
Il MAIE, invece, è
il partito che più avrebbe potuto affermarsi in questi cinque anni, in quanto
per tre anni il suo presidente, Ricardo Merlo, ha rivestito l’importante carica
di sottosegretario agli esteri. Invece, ci siamo accorti della sua esistenza,
pur essendo il nostro primo partito, nelle elezioni del Comites del dicembre
dell'anno scorso. Nel periodo in cui Merlo è stato sottosegretario agli esteri,
a noi iscritti AIRE è successo di tutto. Ad esempio, è passata la legge che
prevede un esame di italiano per far acquisire la cittadinanza al coniuge
straniero, il che ha un costo non alla portata di tutti e presenta notevoli
difficoltà. E come se questo non bastasse, per la prima volta nella storia agli
italiani iscritti Aire è stato imposto il divieto di recarsi in Italia.
Tutto sommato e
tralasciando la vicenda delle fosse comuni di Ricky Filosa e i generosi
contributi da lui ottenuti per il suo giornale Azzurro Caribe, da sempre
considerato organo di stampa del MAIE, sembra alquanto difficile che il
partitino sudamericano ripeta la performance del 2018. Questo chiaramente a
meno che non ci siano particolari soluzioni elettorali importate dall’Argentina
tipo quelle che hanno portato al senato Adriano Cario, che poi dall’USEI è
passato al MAIE con buona fortuna dell'unico partito non romano.