Alcuni cercano
incontri sessuali, ma vengono derubati
I turisti preferiscono
non sporgere denuncia per mantenere il segreto e per la loro breve permanenza
nel Paese
La Polizia
Turistica (Politur) riceve denunce da turisti che vengono nella Repubblica
Dominicana per cercare relazioni con le persone che incontrano sull'app di incontri
gay Grindr, ma finiscono per essere rapinati, derubati, estorti e persino
picchiati.
Attraverso
l'applicazione pensata per gli appuntamenti tra uomini omosessuali e
bisessuali, i cittadini di altri paesi incontrano dominicani con i quali
scambiano una relazione sessuale in cambio di denaro o semplicemente per
piacere.
Una volta in suolo
dominicano, lo straniero lascia la sua zona di alloggio e si reca con il
proprio mezzo di trasporto o con quello inviato dall'autore del reato nel luogo
concordato, che di solito è un altro albergo.
Giunto sul posto,
il turista si confronta con diverse situazioni di pericolo. In alcuni casi
scopre che il profilo della persona con cui aveva parlato era falso e, invece,
incontra un criminale che lo spoglia di tutti i suoi averi.
In altri casi, la
relazione sessuale ha luogo, ma il prestatore di servizi si avvale di una svista
per derubare il suo compagno.
Sono frequenti
anche le risse dovute all'insoddisfazione dei turisti per il servizio fornito e
alla riscossione compulsiva esercitata dal dominicano. Ci sono stati anche danni
alla proprietà dell'hotel, che esige il risarcimento dei danni.
I turisti vengono
derubati di denaro contante e telefoni cellulari.
Diverse questioni
rendono difficile perseguire questo tipo di reato. La prima è che i turisti
devono tornare nel loro paese, quindi hanno poco tempo per continuare il
processo giudiziario. Ma l'ostacolo più grande è il timore che si sappia che
questo tipo di servizio è stato ricercato per motivi personali.
È inoltre
impossibile ottenere l'indirizzo IP degli utenti Grindr per identificare la
provenienza della connessione.