I parenti di una
giovane donna deceduta in una clinica del Distretto Nazionale hanno denunciato
che la morte di questa è avvenuta perché il centro medico dove era stata portata
non ha applicato i farmaci in quanto esigeva in via preliminare il deposito di
denaro.
La giovane Ana
Karina Reinoso, 34 anni, ha iniziato a sentirsi male dopo le 19:00 di mercoledì
ed è stata immediatamente trasferita dalla città di Quita Sueño di Haina, dove
viveva, alla clinica Independencia nella capitale. Suo marito, sua madre e
altri parenti dichiarano che, una volta lì, il centro ospedaliero si è
rifiutato di consegnare le medicine che avrebbero potuto salvare la vita della
loro parente, perché si esigeva un deposito di denaro anticipato di cui al
momento non erano in possesso.
Lo scorso febbraio,
la Soprintendenza alla salute e ai rischi sul lavoro ha ricordato agli operatori
sanitari che la delibera 156-08 vieta la riscossione di un anticipo o di una
caparra per il ricovero di un paziente in un centro sanitario e ha chiesto alle
persone colpite di sporgere formalmente le proprie denunce a tale organismo.