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venerdì 29 luglio 2022

Cittadina canadese in rovina per l’incidente di transito di un veicolo che aveva venduto

 



Una cittadina canadese impegnata in affari nella Repubblica Dominicana non immaginava che l’omissione di una pratica di un costo inferiore a mille pesos, l'avrebbe portata alla bancarotta costringendola a pagare un risarcimento di due milioni di pesos per un incidente nel quale non era stata coinvolta.

Con il veicolo che la canadese aveva importato e poi venduto, senza completare le pratiche burocratiche, si è verificato un incidente che ha causato la morte di una persona.

In qualità di titolare, il risarcimento del danno è ricaduto su di lei, in quanto i legali degli attori hanno fatto ricorso a provvedimenti di legge, tra cui quello di indirizzo sconosciuto (art. 69 n. 7 c.p.c.), per cui le citazioni non le sono mai pervenute e quando sono iniziati i sequestri dei suoi beni ha scoperto di essere stata condannata in primo e secondo grado con ratifica definitiva e irrevocabile della Suprema Corte.

Quest'anno la Corte Suprema di Giustizia ha emesso la sentenza SCJ-SS-22-0004, che stabilisce che l'acquirente del veicolo è responsabile dei danni che provoca, purché il contratto sia stato registrato prima dell'incidente.

Gli incidenti stradali generano cause civili nei tribunali del paese e spesso lasciano i proprietari dei veicoli in rovina.

Ciò che colpisce in questo caso è che gli avvocati dell'attore "non conoscevano" l'indirizzo della canadese, ma sapevano dove si trovavano i suoi beni dopo che la sentenza di primo e secondo grado è passata in giudicato presso la Corte Suprema di giustizia.

L'avvocato Eduardo Tavárez Guerrero consiglia di fare lo scarico, prendendo il contratto di vendita autenticato e registrato presso il municipio corrispondente, una copia della registrazione, i documenti di entrambe le parti e la ricevuta di pagamento della DGIII.