La notizia del cambiamento radicale nell’indirizzo
delle indagini relative all’omicidio Tunesi in Messico rappresenta sicuramente
una sorpresa per tutti. Il connazionale non sarebbe stato ucciso, come era
stato ipotizzato, dalla malavita locale, che miete decine di migliaia di
vittime ogni anno. A organizzare il tutto sarebbe stata la moglie messicana. Il
connazionale 41enne aveva contratto matrimonio con la coetanea messicana
Elisabeth Gomez 21 anni fa e aveva generato tre figlie. Un bravo marito, un
bravissimo padre, uno studioso benestante che si dedicava in pieno alla suo
famiglia. Comunque succede spesso che alle donne tutto questo non basti,
soprattutto all’estero e soprattutto quando la prospettiva di una vedovanza è oltremodo
allettante per loro e per l’uomo che è riuscito a conquistare il loro cuore dopo
un insistente corteggiamento. Illazioni, sicuramente tutte illazioni da parte
mia in questo caso concreto, ma nella mia vita da espatriato ne ho viste di
cotte e di crude.
Comunque parlando il giorno in cui sono venuto a
conoscenza dell’omicidio di Raphael Tunesi con un mio parente, avevo avanzato
anche questa ipotesi che vedeva come mandante la moglie. Quando ci sono soldi
di mezzo certe donne si trovano nelle condizioni di ambire fortemente a
diventare vedove. Non sempre l’iniziativa è loro, talvolta questa proviene dall’amante,
talvolta dai parenti.
Elisabeth Gomez è stata arrestata insieme ad altri
due uomini: Antonio e Luis Martin considerati gli esecutori materiali del delitto.