Cosimo si è trasferito in Italia qualche anno fa insieme alla moglie dominicana e alle sue tre figlie. Ci racconta una storia vera e simpatica
"Vi racconto una storia.
Circa 10 anni fa, quando nacque la mia prima figlioletta Paolina, vivevo a Santo Domingo. In quell'epoca decisi di provare l'ebrezza del vivere in un quartiere pericolosissimo per gli stranieri, si chiama Villa Mella, nella foto è rappresentato nel dettaglio il panorama, spaventoso, la casa era esattamente come questa e la cosa strana era che io vivevo nel piano superiore, in quel grezzo che vedete senza tetto, avevamo montato un tetto in lamiere proprio perché la famiglia della mamma di Paolina, che mi ospitava, non aveva la possibilità di farne uno in cemento. Pazzia? Boh! Forse, in quel momento decisi cosi per provare nuove sensazioni di vita.
Ascoltate... in questa casa entrava di tutto, dalle zanzare alle lucertole, dalle cicale ai ragni giganti neri e mostruosi, si chiamano CACATAS, sono bruttissimi e fanno una paura bestiale, comunque io mi ero organizzato con una rete (tipo quella del campo sportivo ) intorno al letto quindi la mattina quando mi svegliavo ritrovavo tutti questi insetti sulla rete, comunque la cosa preoccupante era questa: si narrava che in queste zone i ladri di notte quando decidevano di "attaccare" una proprietà cominciavano a fischiare da due versanti opposti per comunicarsi e avvisare che era tutto tranquillo, quindi uno fischiava da una parte e l'altro se era tutto ok fischiava dall'altro lato e procedevano fino ad arrivare alla casa da derubare.
Bene, una sera, i nonni di Paolina andarono in villeggiatura e ci lasciarono completamente soli e sperduti in questa campagna, alle 23 andammo a dormire e verso le 3 di notte nel sonno, ovviamente non dormivo quasi mai, inizio a sentire dei fischi e subito pensai a quella diceria che mi avevano raccontato, dopo qualche minuto, di nuovo fischi, uno da un lato e subito dopo la risposta, e cosi via per circa 3/4 minuti. Ora immaginate me, alle prime armi in Repubblica Dominicana, in una campagna sperduta dell'isola, in una casa senza protezioni perche le porte e le finestre erano state fatte in legno con alla chiusura UNA CATENA E UN LUCCHETTO, solo con mia figlia e sua madre senza armi e senza esperienze simili gia vissute a questo punto inizio a pensare, cosa faccio?!?!?! cosa non faccio?!?!?! me ne scappo?!?!?!?! prendo una pietra?!?!?!?! una mazza!?!?!?! un tufo!?!?!? che cavolo faccio???? mentre quelli fuori fischiavano ad un certo punto decisi di prendere posizioni in merito apririi la finestra che si affacciava sulla scampagnata e cominciare a gridare come un matto scalmanato EHHHHHHHHHHHHHHHH EHHHHHHHHHHHHH EHHHHHHHHHH ovviamente i ladri penso che andarono via e per fortuna sono qui a scrivervi questa storiella realmente accaduta ".