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giovedì 28 settembre 2023

Il MAIE, il suo potere politico in Sudamerica, i fantasmi e il recente attacco di ItaliaChiamaItalia al consigliere CGIE Boccaletti

 



Riccardo Filosa un esponente, lo si può chiamare così, del MAIE membro dell’esclusivo comitato di presidenza del partito argentino (italo-argentino) ha pubblicato nel suo giornale ItaliaChiamaItalia un articolo dal titolo “Alessandro Boccaletti, un fantasma nel CGIE”. L’articolo porta la firma di Massimo Angelino che viene presentato come tesoriere del Comites di Costa Rica.

Non stupisce che il tema dei fantasmi occupi uno spazio nel menzionato giornale. In fondo, al riguardo Riccardo Filosa è senza ombra di dubbio un esperto. Infatti, con un giornale fantasma, Azzurro Caribe, mai esistito, è riuscito a incassare 208.000 euro dallo stato italiano. Un miracolo non possibile senza diplomatici consenzienti. Un potere da non sottovalutare quello del MAIE, si pensi che il giornale Gente d’Italia è stato escluso dai contributi, diverse centinaia di migliaia di euro, a seguito del mancato nulla osta da parte del Comites, a maggioranza MAIE, e dell’ambasciata di Montevideo. Si sa, in Sudamerica praticamente tutti i Comites sono di marca MAIE e i consolati e le ambasciate si adeguano assecondando spesso i suggerimenti di questo partito dalla doppia faccia perché di fatto opera anche come un partito locale e questo vale soprattutto per l’Argentina e per l’Uruguay.

Tornando al tema dei fantasmi, secondo il presunto autore dell’articolo su Alessandro Boccaletti, questi sarebbe un fantasma in quanto non noto come persona esperta delle questioni che interessano gli italiani all’estero.  Dico presunto autore perché ci sembra di vedere la penna di Ricardo Filosa nel testo pubblicato.

Si parla di fantasmi, ma ci si nasconde dietro a un dito. Riccardo Filosa è un membro dell’esclusivo comitato di presidenza del MAIE mondiale e Massimo Angelino è vicecoordinatore MAIE del Costa Rica. Il MAIE quindi si maschera e sferra un attacco a un consigliere CGIE di nomina Lega senza  nel merito delle iniziative che Alessandro Boccaletti ha recentemente promosso, vale a dire il Dossier Argentina e la mancata appartenenza del MAIE a un’associazione in grado di portare un consigliere nel CGIE.

Segue l’articolo di Alessandro Boccaletti

Consigliere di Nomina Governativa-Consiglio Generale degli Italiani all’Estero C.G.I.E.

https://www.cgieonline.it

 

"IL COSTO DEL MAIE

In risposta al comunicato stampa denominato: ‘’Alessandro Boccaletti, un fantasma nel CGIE’’, a firma di Massimo Angelino, tengo a precisare che è da cogliere sempre con favore quando un connazionale si interessa da vicino ai lavori del CGIE e, con spirito propositivo, monitori le singole attività dei suoi Consiglieri.

Tuttavia, quando lo stesso connazionale pubblica un articolo sollevando domande come ad esempio il costo dei membri appartenenti al Consiglio Generale, che facilmente trova diretta risposta nella Legge istitutiva, o quale sia la loro produttività, anch’essa riscontrabile dai documenti assembleari, ciò che avrebbe potuto rappresentare ricchezza di contenuti presenterebbe invece indizi di un capzioso desiderio di furia vendicativa di un partito politico, il MAIE, verso un altro, la Lega e tutto il centrodestra,  a cui il primo, almeno a parole, sostiene di essere alleato di Governo mentre, come vedremo qui di seguito, nella pratica sostiene tutt'altro, probabilmente perché contrari alla pretesa di molti Consiglieri di ricondurre i lavori del Consiglio Generale nel solco della chiarezza e su criteri di maggiore trasparenza (soprattutto finanziaria), correttezza, razionalizzazione delle risorse e legalità.

Infatti, il connazionale risulta essere il vice coordinatore del Maie in Costa Rica che pubblica un articolo sul giornale “Italiachiamaitalia” di cui, giova dirlo, il fondatore e direttore responsabile continua ad essere a vario titolo alle dirette dipendenze dell’anzidetto partito politico, capitanato dall'ex Senatore Ricardo Merlo, che oggi ha ripiegato nel Comitato di Presidenza del CGIE.

Nella realtà, più che al CGIE, ciò che caso mai ci sarebbe da chiedersi è quanto costa all'Italia il MAIE, dal quale, a suo dire, addirittura dipenderebbero le sorti del Governo nazionale?

Ma quali sono gli interessi che pretende percorrere il partito dal riacquisto incontrollato della nazionalità italiana iure sanguinis ?

È consapevole che nel pieno rispetto dell'articolo 49 della Costituzione si debba perseguire il bene della nazione Italia?

Come mai a fronte di quanto sta ultimamente emergendo, anche grazie al cosiddetto Dossier Argentina, nessuno dei coinvolti ha avuto il buon senso di autosospendersi cautelativamente dal Consiglio?

Un chiarimento - forse opportuno – a tutela dell’immagine del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e della Rappresentanza in generale, sarebbe dovuto pervenire direttamente dal pilatesco Segretario Generale che, in nome del manuale della lottizzazione, avendo occupato gli scranni più alti in uno scandaloso sodalizio MAIE/Partito Democratico, purtroppo sembra non riuscire a garantire un egualitario rispetto tra le forze presenti, quando invece tutti dovrebbero sentirsi chiamati a trarre le conseguenze di alcuni fatti, agendo nell’interesse generale e ai sensi di legge.