Riccardo Filosa un esponente, lo si può chiamare così,
del MAIE membro dell’esclusivo comitato di presidenza del partito argentino
(italo-argentino) ha pubblicato nel suo giornale ItaliaChiamaItalia un articolo
dal titolo “Alessandro Boccaletti, un fantasma nel CGIE”. L’articolo porta la
firma di Massimo Angelino che viene presentato come tesoriere del Comites di
Costa Rica.
Non stupisce che il tema dei fantasmi occupi uno spazio
nel menzionato giornale. In fondo, al riguardo Riccardo Filosa è senza ombra di
dubbio un esperto. Infatti, con un giornale fantasma, Azzurro Caribe, mai
esistito, è riuscito a incassare 208.000 euro dallo stato italiano. Un miracolo non possibile senza diplomatici consenzienti. Un potere da non
sottovalutare quello del MAIE, si pensi che il giornale Gente d’Italia è stato escluso dai
contributi, diverse centinaia di migliaia di euro, a seguito del mancato nulla
osta da parte del Comites, a maggioranza MAIE, e dell’ambasciata di Montevideo.
Si sa, in Sudamerica praticamente tutti i Comites sono di marca MAIE e i
consolati e le ambasciate si adeguano assecondando spesso i suggerimenti di
questo partito dalla doppia faccia perché di fatto opera anche come un partito
locale e questo vale soprattutto per l’Argentina e per l’Uruguay.
Tornando al tema dei fantasmi, secondo il presunto autore
dell’articolo su Alessandro Boccaletti, questi sarebbe un fantasma in quanto
non noto come persona esperta delle questioni che interessano gli italiani all’estero. Dico presunto autore perché ci sembra di
vedere la penna di Ricardo Filosa nel testo pubblicato.
Si parla di fantasmi, ma ci si nasconde dietro a un dito.
Riccardo Filosa è un membro dell’esclusivo comitato di presidenza del MAIE
mondiale e Massimo Angelino è vicecoordinatore MAIE del Costa Rica. Il MAIE
quindi si maschera e sferra un attacco a un consigliere CGIE di nomina Lega senza
nel merito delle iniziative che
Alessandro Boccaletti ha recentemente promosso, vale a dire il Dossier
Argentina e la mancata appartenenza del MAIE a un’associazione in grado di
portare un consigliere nel CGIE.
Segue l’articolo
di Alessandro Boccaletti
Consigliere di Nomina Governativa-Consiglio Generale degli Italiani all’Estero C.G.I.E.
https://www.cgieonline.it
"IL COSTO DEL MAIE
In risposta al comunicato stampa denominato: ‘’Alessandro
Boccaletti, un fantasma nel CGIE’’, a firma di Massimo Angelino, tengo a
precisare che è da cogliere sempre con favore quando un connazionale si
interessa da vicino ai lavori del CGIE e, con spirito propositivo, monitori le
singole attività dei suoi Consiglieri.
Tuttavia, quando lo stesso connazionale pubblica un
articolo sollevando domande come ad esempio il costo dei membri appartenenti al
Consiglio Generale, che facilmente trova diretta risposta nella Legge
istitutiva, o quale sia la loro produttività, anch’essa riscontrabile dai
documenti assembleari, ciò che avrebbe potuto rappresentare ricchezza di
contenuti presenterebbe invece indizi di un capzioso desiderio di furia vendicativa
di un partito politico, il MAIE, verso un altro, la Lega e tutto il
centrodestra, a cui il primo, almeno a
parole, sostiene di essere alleato di Governo mentre, come vedremo qui di
seguito, nella pratica sostiene tutt'altro, probabilmente perché contrari alla
pretesa di molti Consiglieri di ricondurre i lavori del Consiglio Generale nel
solco della chiarezza e su criteri di maggiore trasparenza (soprattutto
finanziaria), correttezza, razionalizzazione delle risorse e legalità.
Infatti, il connazionale risulta essere il vice
coordinatore del Maie in Costa Rica che pubblica un articolo sul giornale
“Italiachiamaitalia” di cui, giova dirlo, il fondatore e direttore responsabile
continua ad essere a vario titolo alle dirette dipendenze dell’anzidetto
partito politico, capitanato dall'ex Senatore Ricardo Merlo, che oggi ha
ripiegato nel Comitato di Presidenza del CGIE.
Nella realtà, più che al CGIE, ciò che caso mai ci
sarebbe da chiedersi è quanto costa all'Italia il MAIE, dal quale, a suo dire,
addirittura dipenderebbero le sorti del Governo nazionale?
Ma quali sono gli interessi che pretende percorrere il
partito dal riacquisto incontrollato della nazionalità italiana iure sanguinis
?
È consapevole che nel pieno rispetto dell'articolo 49
della Costituzione si debba perseguire il bene della nazione Italia?
Come mai a fronte di quanto sta ultimamente emergendo,
anche grazie al cosiddetto Dossier Argentina, nessuno dei coinvolti ha avuto il
buon senso di autosospendersi cautelativamente dal Consiglio?
Un chiarimento - forse opportuno – a tutela dell’immagine
del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e della Rappresentanza in
generale, sarebbe dovuto pervenire direttamente dal pilatesco Segretario
Generale che, in nome del manuale della lottizzazione, avendo occupato gli
scranni più alti in uno scandaloso sodalizio MAIE/Partito Democratico,
purtroppo sembra non riuscire a garantire un egualitario rispetto tra le forze
presenti, quando invece tutti dovrebbero sentirsi chiamati a trarre le
conseguenze di alcuni fatti, agendo nell’interesse generale e ai sensi di
legge.