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venerdì 17 novembre 2017

Il monossido di carbonio, l’assassino invisibile, ogni tanto colpisce anche nei Caraibi



Tre persone sono state rinvenute morte all’interno di una Mazda parcheggiata nei pressi della rinomata via Bolivar, una donna adulta 27enne al volante e due minorenni di 14 e 4 anni. I corpi non presentavano segni di violenza e la causa del decesso era un mistero che però la polizia ha già risolto.
L’assassino invisibile, il monossido di carbonio, ha colpito ancora.
La Mazda era accesa, parcheggiata con i finestrini chiusi, anche a causa delle piogge persistenti degli ultimi giorni con l’aria condizionata funzionante a pieno regime. A seguito di un guasto meccanico veniva convogliato in cabina il gas tossico. Secondo la polizia la Mazda presentava un alto livello di corrosione nel sistema di emissione o tubo di scarico e una rottura nella sua struttura. Dal controllo scanner è risultato che la macchina non possedeva il convertitore catalitico, che è un componente del motore di combustione e che serve alla riduzione e al controllo dei gas nocivi espulsi. La giovane donna rinvenuta al volante sorella e zia delle minorenni, mentre si stava asfissiando è riuscita a fare una telefonata a suo padre chiedendo aiuto.
Di solito questi avvelenamenti per monossido di carbonio sono frequenti e si devono per lo più all’uso dei generatori di corrente a seguito della frequenza dei black out oppure a seguito delle interruzioni di corrente prolungate dopo il passaggio di un uragano. Se i generatori di corrente non vengono utilizzati nel modo corretto e in spazi sicuri e ventilati sono possibili degli avvelenamenti per monossido di carbonio oltre a incendi ed esplosioni.

Succede anche con frequenza che l’assassino invisibile colpisca nei motel. Per un motivo o per l’altro, di solito perché il conducente teme che la macchina non riparta una volta spenta, per un guasto al motorino di avviamento o per insufficienza della batteria, il motore viene lasciato acceso nel garage adiacente alla camera dell’albergo. Succede ogni anno che qualcuno muoia per questa causa. Gli ultimi avvelenamenti di monossido di carbonio risalgono al 2016 sempre in un motel. Il motore è stato lasciato acceso nonostante l’invito del personale dello stabilimento a spegnerlo. Il conducente temeva di non riuscire a riaccenderlo. In questo caso la causa dei decessi non è stato tanto l’assassino invisibile quanto l’ignoranza del conducente.