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mercoledì 15 novembre 2017

Carte di credito e di debito: attenzione ai rischi nei dispositivi bancomat dominicani




Un connazionale ha fatto presente alla comunità un suo problema riscontrato all’atto di eseguire un prelevamento di contanti da un bancomat della banca BHD León con la sua carta di credito italiana. L’operazione si è conclusa positivamente, ma al momento dell’emissione del denaro è apparsa la scritta in inglese “operation not available”. Dal successivo controllo dell’estratto conto il connazionale si è trovato con “l’amara sorpresa” che il denaro era stato addebitato. E conclude quindi con l’avvertenza che “è perfettamente inutile fare reclami al Banco BHD LEON”. La stessa cosa secondo il connazionale è accaduta a diversi altri italiani.
Un altro connazionale di recente con una carta ricaricabile italiana in un dispositivo bancomat di quella stessa banca, BHD LEÒN, quando l’operazione era ormai conclusa e avrebbe dovuto prelevare i contanti, lo schermo si è spento per qualche minuto e poi si è riacceso pronto per processare un’altra operazione come se la precedente avesse avuto esito positivo. Da un controllo successivo ha potuto constatare che il suo conto non era stato addebitato.
C’è da dire che questa banca, il BHD LEÓN, è il risultato della fusione tra una delle maggiori banche dominicane, il BHD e il BANCO LEÓN, una piccola banca. Probabilmente i bancomat che provengono dal BANCO LEÓN non sono affidabili.
Altre esperienze con bancomat riguardano i dispositivi del BANCO POPULAR DOMINICANO.
Con una carta di debito Skrill, quindi con sede a Londra, un connazionale ha concluso l’operazione, ma il bancomat non gli ha erogato i contanti. Si è rivolto alla succursale più vicina del BPD dove tra l’altro aveva anche il suo conto corrente e ha ricevuto la risposta, che è poi quella di prassi, che doveva  rivolgersi alla sua banca all’estero. Dopo essere andato su tutte le furie sicuro di aver perso i suoi 200 euro circa, cifre inferiori di prelievo non convengono per via del costo di 190 pesos di ogni operazione,  ha scritto alla Skrill, la quale evidentemente si è messa in contatto con il BPD e dopo un paio di settimane il connazionale con sua sorpresa si è visto riaccreditare i soldi “sottratti” sul suo conto. Coloro quindi che sono vittime di queste situazioni, a quanto pare abbastanza frequenti, dovrebbero rivolgersi alla loro banca all’estero, facendo presente l’accaduto. La banca locale non accetta richieste dirette dall’utente. È prevista una procedura tra banche senza eccezioni.
Rimanendo sul tema dei bancomat e delle carte è importante tener presente che ci sono bancomat che “ingoiano” la carta e una volta conclusa l’operazione la restituiscono, ad esempio i bancomat del BPD, e altri che la trattengono all’esterno e poi la rilasciano alla fine, BHD LEÓN. Può accadere che l’operazione si interrompa senza che la carta venga restituita. In questo caso bisogna rivolgersi sempre alla succursale più vicina al bancomat, fornire tutti i dati e ripassare entro un determinato numero di giorni, trascorso il quale la carta viene invalidata e cestinata.

Vengono restituite però soltanto le carte che riportano il nome del titolare. Le altre vengono invalidate e cestinate senza possibilità di averle in restituzione. Non si capisce bene il perché, ma questa è la prassi. Attenzione perché le carte di debito italiane di solito riportano solo un numero senza riferimento al nome per cui il rischio di perderle definitivamente in caso di trattenimento nel dispositivo è alto. Meglio rivolgersi ai bancomat che non “ingoiano” la carta.