Negli ultimi 12 anni si sono naturalizzati come dominicani
6.959 stranieri. Dal 2016 fino al 15 settembre di quest’anno hanno giurato la
bandiera dominicana 1.115 stranieri. I nuovi cittadini dominicani sono
originari di 53 paesi. Di questi 211 sono cubani, 102 colombiani, 100 spagnoli,
87 italiani, 79 venezuelani, 64 portoricani, 59 francesi, 45 haitiani, 33 russi,
29 peruviani, 26 argentini, 20 svizzeri, 19 cinesi e 16 ucraini.
Esistono diversi tipi di processo per ottenere la
cittadinanza dominicana:
- l’ordinario, che si sottopone al potere esecutivo e che attraverso un decreto concede la nazionalità alle persone che soddisfano tutti i requisiti;
- per matrimonio, cioè sposandosi con un dominicano o con una dominicana.
Dal 2016 fino al 15 settembre di quest’anno, hanno
acquisito la cittadinanza dominicana 631 stranieri per matrimonio e 419 attraverso
il processo ordinario. I nuovi dominicani sono 485 donne e 630 uomini. Hanno
diritto al voto a seguito della naturalizzazione e a essere eletti a cariche
pubbliche tranne quelle di presidente e vicepresidente della Repubblica.
La nostra comunità a giudicare dall’andamento delle
naturalizzazioni nel periodo preso in esame è la seconda per numero tra gli
europei con 87 naturalizzati contro 100 degli spagnoli, seguita da lontano da
francesi, russi e svizzeri.
C’è da dire che la chiusura della nostra ambasciata
a partire dal 1.1.2016 ha provocato una corsa alla naturalizzazione dei nostri
connazionali in fuga dallo spettro dell’apolidia. Una tendenza ovviamente
voluta dai nostri governanti al servizio di strategie mondialiste anti
italiane.
La naturalizzazione per matrimonio è sicuramente il processo
più semplice e richiede anche tempi minori, mentre quella ordinaria presenta
maggiori difficoltà. Situazione questa che si riscontra anche nell’acquisizione
della residenza dominicana.
Non ci si dovrebbe meravigliare se nel giro di
qualche anno prenderà piede il mercato dei matrimoni ai fini documentali
dominicani. In fin dei conti in moltissimi casi un matrimonio può rappresentare
l’unica soluzione per regolarizzare il proprio soggiorno nel paese.
Se la nostra cittadinanza, quella italiana,
continuerà a valere qualcosa, e così come stanno le cose non è del tutto
sicuro, questo tipo di matrimonio ai fini documentali potrebbe apportare un
vantaggio reciproco.