Il primo novembre è successo a Las Terrenas l’incidente
che ha provocato al cinquantatreenne Carmelo Di Bella di Acireale la frattura del
femore sinistro in tre parti e della clavicola. Alla guida della vespa c’era il
suo amico Giuseppe Coppola. È bastata una piccola distrazione, un dissuasore di
velocità (policia acostado) non avvertito in tempo, uno scontro contro un vero
e proprio muretto in mezzo alla strada perché rovinassero entrambi per terra. Carmelo
non è in condizioni di viaggiare in Italia. Un eventuale suo viaggio sarebbe
troppo rischioso.
Il suo iniziale ricovero nella clinica privata di
Las Terrenas dove esercitano medici cubani, si è rivelata soltanto una perdita
di tempo. Il Dario Contreras pur essendo un ospedale pubblico, ha degli ottimi
medici e le operazioni sono gratuite. Dopo la recente ristrutturazione si
presenta anche bene. Il paziente però deve procurarsi protesi e medicine.
Anche Giuseppe ha subito delle lesioni al piede
sinistro. Ora gli si sta sgonfiando. Comunque non abbandona l’amico Carmelo.
Gli dorme accanto. Lo assiste. Ogni due giorni fa un viaggio a Las Terrenas per
rinfrescarsi, ma torna subito, non lo lascia solo. Se gli amici si riconoscono
al momento del bisogno, Giuseppe è sicuramente uno di questi.
La nostra comunità ha un’associazione con sede
proprio a Las Terrenas, che dovrebbe occuparsi di queste situazioni. Da quanto
riferito da Giuseppe Napoli qualcosa si sta muovendo. Secondo me basterebbe
fare un sondaggio: serve sapere quanti soldi occorrono. Quanti potrebbero
provenire dall’Italia da amici e parenti. Sembra che ci sia una certa
disponibilità. Quanti invece potrebbero essere apportati dall’ambasciata e
quanti dalla nostra comunità. Una volta a conoscenza di quale dovrebbe essere
il nostro apporto, basterebbe annunciarlo adeguatamente e fornire le coordinate del conto
corrente sul quale fare i versamenti.
La cifra necessaria verrà resa nota martedì. Nel
frattempo se qualcuno ha la possibilità di far visita a questi due nostri
connazionali, sappia che essi si trovano nella camera n. 212 al secondo piano
dell’ospedale Dario Contreras. Possiamo solo immaginare in quale situazione si
trovino. A loro tutta la mia simpatia. Sono stati visitati già due volte da
Paolo Dussich, una volta anche a Nagua e un’altra insieme a Flavio Bellinato
ieri. Speriamo che questa prossima settimana finisca anche una volta per tutte
lo sciopero dei medici che ormai si ripete da cinque settimane.