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mercoledì 29 novembre 2017

Un respingimento per ideologia politica all’AILA! Ci mancava solo questo...



Cittadina portoricana, quindi con passaporto statunitense, proveniente da San Juan è stata respinta all’AILA e rispedita a casa con lo stesso aereo. Dei respingimenti ne abbiamo parlato di recente, ma questo non è uno qualunque. I motivi alla base sono politici!
La signora era stata schedata decine di anni fa come comunista! Dai controlli si è riscontrato che aveva fatto parte del Partito Comunista Portoricano. Sembra una notizia d’altri tempi, un vero e proprio ritorno al passato. Comunque le schede sono schede, si fa per dire, e se nessuno le aveva cancellate, gli ufficiali di Migracion ne dovevano tener conto. E poi certe schede del servizio di intelligenza devono sempre essere prese in considerazione. O no? Fa ridere forse, se vogliamo. E magari le cose sarebbero andate a finire anche diversamente se la signora da buona comunista d’altri tempi fosse stata meno caparbia.
Penso comunque che i nostri, tanti, connazionali che vantano un’antica militanza nei partiti della falce e martello non si debbano preoccupare più di tanto. Si dice in giro che dopo che si è saputo sulla fine di Bertinotti e degli altri irriducibili, tutte le schede a livello mondiale relative ai comunisti italiani sono state incenerite. E ti pareva, uno che va con il panfilo, l’altro che si aggira vestito con il doppio petto, ecc. E poi ora sono al governo da mo’ sotto le direttive di boy scout di comunione e liberazione e accoliti di Soros e di Wall Street. No, penso proprio che gli ex-comunisti nostrani non se ne debbano preoccupare più di tanto!
Tornando alla pasionaria portoricana, come ho precisato sopra proveniva da San Juan di Porto Rico. La compagnia aerea, Jet Blue, e l’aeroporto di arrivo, Las Americas. Lo scopo del suo viaggio era comprare un generatore di corrente con inverter e delle batterie per installare il tutto a casa sua e quindi provvedere alla mancanza di energia elettrica cronica dell’isola a seguito delle devastazioni dell’uragano Maria. Praticamente dopo il passaggio di questo uragano il sistema di erogazione dell’energia elettrica a Porto Rico è collassato e oltre l’80% della popolazione è rimasta al buio.
La signora è arrivata nel paese lo scorso 15 novembre ed è stata trattenuta per cinque ore negli uffici di Migracion dell’AILA. Successivamente è stata rimpatriata con lo stesso aereo con il quale era arrivata.
La decisione è stata oggetto di critiche da parte dei funzionari dell’aeroporto che sostenevano che non siamo più in un’epoca in cui si perseguita il comunismo. Secondo le autorità invece la signora si è rifiutata di farsi prendere le impronte digitali ed ha adottato un comportamento aggressivo e insultante.
La signora ha sostenuto più volte, secondo le testimonianze degli ufficiali, che tante domande e controlli non le parevano strani perché la “Repubblica Dominicana è una repubblica delle banane, del terzo mondo, molto arretrata.” E ha aggiunto: “Se volete rispedirmi al mio paese fatelo. Ma io non mi farò prendere le impronte digitali.”
L’onore delle armi alla signora comunista allora. In fondo in questa vicenda è l’unica che ne viene fuori bene, almeno secondo me. È rimasta coerente alla sua ideologia e di questi tempi non è poco.

Poi se a casa ha anche il panfilo, questo non lo sappiamo, ma di primo acchito penso di no. Mica tutti i comunisti del mondo sono come i nostri, che fanno le campagne elettorali per vincere le elezioni e poi lasciano al governo la feccia del mondo?