Ieri si è tenuta la quarta udienza del processo di
appello di Wagner Vulso. Nemmeno questa volta si è presentato l’avvocato difensore
del connazionale. C’era invece il legale assunto dalla Fondazione di Solidarietà
Italiana che esordisce così ufficialmente nella sua attività di assistenza ai
connazionali. Si sono presentati nella corte di appello di San Pedro de Macoris
il presidente e il segretario del Comites nelle persone del Cav. Paolo Dussich e
del lic. Flavio Bellinato. Entrambi sono anche soci fondatori della menzionata fondazione.
In questa vicenda le sorprese sono all’ordine del
giorno. Finalmente si sarebbe potuto dar corso all’udienza dopo tanti rinvii,
invece è intervenuto il legale della parte civile per la prima volta nel
processo di appello chiedendo un rinvio per convocare un fratello della vittima
che non si era presentato. Certamente lo scopo di questa richiesta è
semplicemente dilatorio, una strategia che la parte civile ha seguito nel corso
di tutto il processo di primo grado. Ricordiamo che era stato fissato un
termine di coercizione di tre mesi che ha superato a conti fatti i tre anni che
non vanno detratti dai dieci anni di pena inflitti.
L’avvocatessa della Fondazione è intervenuta per
ricordare che il legale dei familiari della vittima é il rappresentante di
tutte e cinque queste persone e che quindi non si spiega perché si possa
ritenere giustificata per mancanza di convocazione attraverso ufficiale
giudiziario l'assenza di uno dei fratelli.
Il giudice ha deciso per il rinvio.
Una situazione paradossale se si tiene presente che
la vittima era un fantasma anagrafico con un nome altisonante Luis Alberto
Cordero Cerda con tanto di doppio cognome di fatto non verificabile in assenza
di un certificato di nascita. Eppure ha una parte civile con un legale che
rappresenta cinque familiari. Ne è mancato uno e quindi si è proceduto al
rinvio.
Come faccia ad avere dei familiari un fantasma
anagrafico non è facile da arguire. Di certo la mancanza di certificato di
nascita non osta perché la legge faccia il suo corso cercando di punire l’eventuale
assassino. Il riconoscimento di una parte civile invece sembra una forzatura
inammissibile.
In ogni modo, la prossima udienza é stata fissata
per il giorno 20 novembre e non ci dovrebbero essere ulteriori rinvii salvo
qualche altro colpo di scena della parte civile.
Morale della favola: da vivo andava in giro di notte
con una pistola nella cinghia e aveva già dei precedenti penali per furto,
professione che esercitava evidentemente per vivere. Da morto ha acquisito una
famiglia disposta a spendere soldi a palate pur di ritardare la sentenza del
tribunale e far rimanere in carcere il più possibile l’accusato. La consanguineità
anche se non documentata riesce sempre a imporsi?
Aneurisma dissecante di aorta e aorta sclerosi.
Wagner è in fin di vita!
Il Vulso ha già pagato da oltre un mese la cauzione
di RD$ 1.200.000. Il pubblico ministero non ha autorizzato la scarcerazione. Le
udienze si rinviano e il Vulso è gravemente malato.
Forse che la parte civile vuole attendere ancora un
po’ per vedere se l’accusato dell’omicidio del loro “congiunto” muore in
carcere, vista la grave malattia di cui è affetto e che richiede cure urgenti?