Per il 2017, le entrate in valuta estera generate
dal turismo sono state 7.177,5 milioni di dollari USA, che rappresentano il 38%
delle esportazioni totali di beni e servizi del paese e il 25% della
generazione di valuta estera.
Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato ieri
dalla Banca centrale dal titolo "Importanza ed evoluzione del turismo
nella Repubblica Dominicana 2012-2017".
Questo livello di entrate raggiunto è stato reso
possibile da un arrivo record di 6,187,542 milioni di visitatori nel 2017 e
dall'ingresso di altri 1.107.966 attraverso le navi da crociera approdate nei
porti turistici dominicani, che hanno registrato una crescita su base annua del
36,9% rispetto al 2016.
Per la generazione di divise si deve tener conto
anche delle vendite di combustibili negli aeroporti, degli investimenti esteri
diretti per la costruzione di nuovi alberghi, delle tasse e delle altre spese aeroportuali
pagate dai visitatori.
Il turismo inoltre ha implicazioni rilevanti su
attività come quella agricola e di allevamento, l’industria manifatturiera, l’energia,
i servizi finanziari e le assicurazioni.
Per quanto riguarda il contributo dell’attività alberghiera,
bar e ristoranti, questo è stato pari al 7,9% del Prodotto interno lordo (PIL)
nel 2017, creando più di 333.000 posti di lavoro diretti e indiretti, che
rappresentano il 7,2% della popolazione occupata del paese.
La maggiore offerta alberghiera si trova nella zona
di Bávaro-Punta Cana, la principale destinazione turistica e quella con il più
alto tasso di occupazione alberghiera.
Il Governatore della Banca Centrale, Hector Valdez
Albizu ha riferito che gli indicatori mostrano che il turismo è diventato,
senza dubbio, uno dei settori più importanti del Paese, per il loro contributo all’ingresso
di divise, alla crescita economica, agli investimenti stranieri diretti e come
generatore di posti di lavoro.