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venerdì 5 ottobre 2018

Resoconto della prima giornata della riunione della Commissione Continentale CGIE di Santo Domingo



Alla presenza del sottosegretario agli esteri on. Ricardo Merlo si sono svolti i lavori della prima giornata della riunione della Commissione Continentale America Latina nell’Hotel Crown Plaza di Santo Domingo.
Erano presenti tutti i membri della Commissione. Vi hanno partecipato anche il senatore Adriano Cario e il deputato Mario Borghese e come invitati il presidente del Comites Cav. Paolo Dussich e i consiglieri Comites Angelo Viro e Flavio Bellinato nonché l'ex presidente del Comites ed ex senatore Giuseppe Visca.
L’apertura dei lavori è stata preceduta dal saluto del vice segretario generale Mariano Gazzola. Con l’occasione hanno preso la parola anche il senatore Cario, il deputato Borghese, l’ambasciatore Canepari il presidente del Comites Dussich.
I temi all’ordine del giorno sono stati trattati approfonditamente. Questi erano la messa in sicurezza del voto all’estero, la situazione della rete e dei servizi consolari nell’area continentale e la crisi del Venezuela, situazione della comunità italiana.

Messa in sicurezza del voto

La Continentale America Latina ha approfondito il tema del voto all’estero, la cui modalità attuale si intende modificare. Il sistema dell’invio dei plichi a tutti gli aventi diritto verrà abbandonato. Restano come opzioni la preiscrizione come nelle ultime elezioni del Comites, il voto elettronico e il voto nella sede consolare.
Le obiezioni alla preiscrizione si basano sui risultati delle ultime elezioni del Comites alle quali ha partecipato una percentuale di connazionali molto più ridotta rispetto a quella delle elezioni politiche.
Anche il voto elettronico ha trovato dei sostenitori tra i partecipanti. L’obiezione principale è stata che questa modalità di voto non può essere ritenuta ancora abbastanza sicura.
Il voto nella sede consolare presenta notevoli difficoltà nel caso in cui le circoscrizione come spesso succede siano territorialmente molto vaste.
L’onorevole Merlo ha raccomandato ai consiglieri CGIE presenti di mantenere una mente aperta e libera da pregiudizi e di esaminare nel dettaglio ognuna delle tre citate modalità.
Riguardo alle obiezioni ha ritenuto che l’esito negativo del sistema della preiscrizione nelle ultime elezioni del Comites non è estendibile per analogia alle elezioni politiche. Pochi connazionali sanno infatti cos’è il Comites e non si sentono coinvolti in queste elezioni per cui la partecipazione ridotta al voto non è da imputare al sistema, che invece ha degli aspetti validi di cui si deve tenere conto.
Per quel che riguarda le obiezioni al voto elettronico, l’onorevole ha citato il sistema FIDO (Fast identification Online) che potrebbe essere preso in considerazione ai fini di una maggiore sicurezza.
Per il voto in sede si è parlato anche dell’adozione di un sistema di voto misto.
Si è dibattuto anche sulla sede in cui svolgere gli scrutini. Potrebbe essere all’estero, nelle sedi delle ambasciate o in quattro sedi diverse in Italia. Sicuramente il sistema di scrutinio a Castelnuovo di Porto non soddisfa nessuno.
I lavori su una proposta di legge univoca del CGIE per la riforma del voto all’estero sono quindi a pieno ritmo.
Ricordiamo che secondo una direttive recente dell’Unione Europea è prevista la possibilità di voto anche ai cittadini europei residenti in paesi extra UE.

La situazione della rete e dei servizi consolari nell’area continentale

Questo è stato un tema ampiamente dibattuto. Da quanto riferito dai vari consiglieri la situazione generalmente è grave ma non dappertutto. Ci sono sedi dove addirittura il prenota online non esiste come per esempio La Plata, la capitale della provincia di Buenos Aires con 100.000 iscritti AIRE. Il passaporto si può avere in giornata semplicemente presentandosi allo sportello. A Lomas de Zamora, 70.000 iscritti AIRE con personale ridottissimo una prenotazione è possibile entro 15 giorni e in giornata viene emesso il passaporto. Queste sono sicuramente eccezioni che confermano la regola, ma che dimostrano che i ritardi epocali nell’erogazione dei servizi consolari sono dovuti non solo alla carenza del personale ma anche alla produttività del personale e all’organizzazione.
Al riguardo l’onorevole Merlo ha riferito che è stato istituito all’interno della Farnesina un team di valutazione della produttività delle singole sedi diplomatiche.
Con il cambio di amministrazione dello Stato e della Farnesina si denota un po’ dappertutto un progressivo miglioramento nella performance delle varie sedi consolari del continente. A questo riguardo va attribuita grande importanza alla nomina nella funzione di sottosegretario alla Farnesina di un parlamentare eletto all’estero.
Si è parlato anche del prenota online e di abusi che si sono verificati in alcune circoscrizioni consolari dove le prenotazioni si vendono, dei hacker ai quali gli utenti sono costretti a rivolgersi talvolta per avere un appuntamento, dei periodi di apertura delle prenotazioni e dei successivi lunghi periodi di chiusura. Si è parlato anche delle e-mail alle quali le sedi consolari non rispondono mai.
Tutte queste cose le hanno sentite sia il dott. Canepari che il dott. Giovanni Paolo Deruda, capo della cancelleria consolare, anche lui presente. Al riguardo il dott. Canepari ha sostenuto che la nostra ambasciata risponde subito alle e-mail ed è molto reattiva nei casi di urgenza. I tempi per l’appuntamento per il rinnovo del passaporto secondo l’ambasciatore sono di tre mesi. Il dott. Deruda mi ha riferito che quest’anno avremo un record assoluto di emissioni di passaporti.
Nei prossimi mesi ci saranno degli incontri del senatore Merlo con i consoli a livello mondiale. L’azione del sottosegretario è volta a incidere sulla produttività e quindi anche sull’organizzazione e sull’aumento del personale, il che però non può essere raggiunto in tempi brevi. Sono 10 anni che non vengono indetti concorsi per diplomatici.

Crisi del Venezuela, situazione della comunità italiana

Il tema è stato illustrato dal consigliere Nello Collevecchio. Il dramma del Venezuela e quindi della comunità italiana ivi residente è sotto gli occhi di tutti. Comunque secondo Collevecchio l’atteggiamento dell’ambasciata italiana di Caracas nei confronti dei connazionali è cambiato radicalmente in meglio con l’avvento al potere del nuovo governo. Nel 2018 l’emissione di passaporti italiani si è raddoppiata.

Continuazione dei lavori

La Commissione Continentale del CGIE esaminerà oggi i seguenti temi:
Stato delle comunità italiane nel Centroamerica e Caraibi, Ecuador e Colombia
Riforma della Legge sulla cittadinanza
Diffusione della lingua e cultura italiana all’interno della Promozione del Sistema Paese (analisi bozza di modifica della Circolare n.13). Settimana della Lingua.