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venerdì 12 ottobre 2018

Leslie, l’uragano zombie



Leslie è nata il 21 settembre nel centro dell’Atlantico settentrionale subtropicale.
Sin dall’inizio il suo percorso è stato incerto. Dapprima a nord poi a sud ovest riuscendo ad allarmare addirittura i meteorologi dominicani poi decisamente ancora a nord e la sua dissipazione sembrava sicura e infine tutto a un tratto a est sud est verso il nulla, ora punta alla penisola iberica e in centro al suo cono di proiezione si trova Gibilterra.
Un uragano di categoria uno con un’intensità dei venti interni di tutto riguardo pari a 140 km/h e con una velocità di traslazione di 52 km/h.
In un paio di giorni il morto che cammina potrebbe approdare in terra ferma nel continente europeo per poi “morire” davvero.
La morte di uno zombie comunque è difficile da prevedere visto che si tratta pur sempre di “qualcuno” che è già morto.
Quest’anno sono comparsi molti neologismi nella terminologia relativa agli uragani, alcuni legati alla loro  morte. Abbiamo avuto ad esempio i resti di Beryl e i resti di Isaac. A un certo punto vista la riduzione dei venti interni al di sotto dei 65 km/h il centro uragani di Miami ha dichiarato clinicamente morte queste tormente, non era mai successo, e non ha più pubblicato alcuna notizia su di loro. Una novità questa che non è piaciuta ai più. Ci siamo infatti sentiti abbandonati. È vero che le tempeste nei due casi citati avevano perso la categoria di tormente tropicali, ma continuavano a spostarsi lungo un percorso ben preciso che noi, abitanti nei tropici, non riuscivamo a conoscere per mancanza di disponibilità o per capriccio dei gurù della meteorologia atlantica americani.

Alla Florida intanto hanno ricevuto l’impatto di Michel un forte uragano di categoria 4 nato sotto casa che non ha concesso sufficiente tempo alle popolazioni comprese nella traiettoria per l’esecuzione dei consueti esodi biblici americani di fuga dagli uragani ai quali ormai siamo quasi avvezzi.
Si tratta dell’inizio di una nuova era con uragani da guiness dei primati, tipo Maria e Irma l’anno scorso, resti di uragani, uragani zombie e uragani improvvisi a pochi km dalla terra ferma?