La società americana Xcoal Energy è risultata vincitrice della gara di appalto per la fornitura di 462.000 tonnellate di carbone da utilizzarsi nella Centrale Termoelettrica Punta Catalina (CTPC) nel suo periodo di prova, da novembre di quest'anno.
Xcoal Energy ha gareggiato in termini di prezzo e
qualità con le offerte presentate dalle società Trafigura LTD e CMC Coal
Marketing. Dopo l'apertura delle offerte di lunedì, le tre società hanno partecipato
a un'asta al ribasso, nella quale hanno avuto l'opportunità di presentare
offerte di prezzi migliori. Anche in questa sede è risultata vincitrice la
Xcoal Energy.
Il prezzo definitivo è stato di US $ 70.45 per
tonnellata di carbone tipo A e per il tipo B di US $ 91.95 per tonnellata.
Le società che hanno partecipato alla gara di appalto
sono state ringraziate e invitate ad attendere il prossimo bando di gara per il
carbone di prova della seconda unità di Punta Catalina, un processo che
inizierà il mese prossimo.
Sono due le unità di generazione della Centrale
Termoelettrica di Punta Catalina. Entrambe produrranno 376 megawatt lordi ciascuna
per un totale di 752 megawatt alla fine della costruzione.
La quantità di carbone di prova necessaria per il
periodo tra ottobre 2018 e agosto 2019 è di 1.250.000 tonnellate, distribuite
tra carbone di tipo A (525.000 tonnellate) e di tipo B (725.000 tonnellate).
Situazione in Italia
In Italia ci sono dodici centrali che producono
elettricità bruciando carbone. Soddisfano circa il 13,5 per cento del consumo
interno lordo di energia elettrica. Queste centrali si trovano in Lombardia,
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio, Puglia e Sardegna.
Esiste da noi solo un giacimento di carbone, ma il
materiale estratto è di scarsa qualità in quanto contiene troppo zolfo.
Il 90% del carbone che si brucia arriva via mare da
Stati Uniti, Sudafrica, Australia, Colombia, Canada, Cina, Russia e Venezuela.
Si stima che ogni anno ci siano 521 decessi dovuti
alla combustione del carbone nelle centrali termoelettriche
Conclusione
Nel far progettare la Centrale Termoelettrica di
Punta Catalina lo stato dominicano ha tenuto conto della nuova tecnologia atta
a ridurre l’emissione di CO2 e altri danni alla salute e all’ambiente.
Questa tecnologia dovrebbe garantire una generazione
di elettricità a costo inferiore e con ridotte emissioni di CO2.
Quando le unità di generazione entreranno in servizio
verranno smantellati 15 impianti di generazione con combustibile fossile che
hanno indici di emissioni di CO2 maggiori.
Nella centrale di Punta Catalina c’è tecnologia
moderna, lo garantisce la società italiana Tecnimont S.p.A responsabile di
buona parte della sua costruzione.
https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2017/06/punta-catalina-un-progetto-gigantesco.html
Si prevede che tra una cinquantina d’anni il carbone
fossile sarà esaurito a livello mondiale.