L’associazione che si sta per costituire a Boca
Chica avrà la sua assemblea costituente nel pomeriggio di oggi presso il
complesso turistico Sporting Club alle ore 16:00. Il nome proposto è in spagnolo: Unión de Comunidades
italianas y extranjeras de Boca Chica, la sigla. U.C.I.E.
L’ordine del giorno per l’odierna assemblea è:
1) Approvazione
statuto esaminato e corretto nell’ultima riunione del 12 c.m.
2) Incarico
per responsabile stampa e propaganda
3) Versamento
quota volontaria dei membri della Giunta Direttiva (RD $ 2.000)
4) Prima
bozza di impegni da affrontare in scala prioritaria
5) Varie
ed eventuali
Dice uno dei fondatori Ivo Bellaccini: “Abbiamo
creato questo gruppo per costituire a Boca Chica una vera comunità soprattutto ITALIANA.
Vogliamo instaurare con le autorità locali un rapporto costruttivo per
risolvere alcuni problemi ambientali e sociali che ultimamente hanno raggiunto
livelli drammatici.
Vogliamo anche aiutare i nuovi arrivati, che troppe
volte vengono truffati da personaggi che tutti conosciamo, mi riferisco in modo
particolare a chi deve fare una residenza, una cittadinanza o comprare un
negozio o una casa.
Sono impegni importanti, ma siamo sicuri che con l’aiuto
delle persone di buona volontà possiamo FARCELA.”
Quanto riferito da Ivo riguarda in particolare il
gruppo di Facebook da lui fondato e al quale possono accedere solo coloro che
risiedono a Boca Chica ed è giusto che sia così. Le sue idee comunque si possono
estendere anche all’associazione la cui assemblea costituente si terrà oggi.
Leggendo fra le righe si capisce che Ivo si auspica una comunità attiva che
instauri con le autorità un rapporto costruttivo. Ivo crede fermamente nella
partecipazione dei membri della comunità.
Un gruppo di persone che si riunisce e che esamina e
denuncia attraverso i mezzi a disposizione le cose che non vanno ha di per sé
una sua energia in grado di operare cambiamenti.
La forza della comunità sta nella frequenza delle
sue riunione, nello studio e nell’esposizione e pubblicazione delle denunce.
L’associazione equivale a una
struttura verticistica la cui energia è ridotta in quanto filtrata e che non ha
praticamente capacità contrattuale con le autorità locali.
La forza della protesta sta nello
studio dei problemi, nella loro efficace esposizione e nella successiva
pubblicazione.
Sono passati i tempi delle strutture verticistiche. Ora è richiesto l’apporto di tutti. Un’associazione statica i cui vertici si lasciano spesso e volentieri imbonire e indirizzare e che avviano talvolta le iniziative importanti verso binari morti non può confrontarsi con una comunità effervescente dove tutti partecipano e apportano in termini di idee e di materiali di prova.
Sono passati i tempi delle strutture verticistiche. Ora è richiesto l’apporto di tutti. Un’associazione statica i cui vertici si lasciano spesso e volentieri imbonire e indirizzare e che avviano talvolta le iniziative importanti verso binari morti non può confrontarsi con una comunità effervescente dove tutti partecipano e apportano in termini di idee e di materiali di prova.
Sono cose queste che sono state
ampiamente dimostrate di recente a livello politico italiano.
L’associazione
in fieri ricalca quella già esistente a Las Terrenas: La Asociación de inversionistas y residentes extranjeros de Las Terrenas (AIRET). Questa è però un’associazione
che si fonde praticamente con la figura del suo presidente Valerio Del Pezzo:
entrambi sono una sola cosa.
Valerio Del Pezzo è un giornalista
italiano che scrive esclusivamente in spagnolo e che è poco coinvolto con la
comunità italiana del posto.
Non credo che sia un esempio da
seguire dai concittadini di Boca Chica.
Per quel che riguarda l’assistenza
agli italiani che vogliono radicarsi a Boca Chica, si tratta di un tipico copia
e incolla delle finalità dell’AIRET.
A Las Terrenas la vendita di
immobili e di attività commerciali è un business di tutto riguardo che ha
subito di recente i contraccolpi delle nuove restrizioni per l’acquisto della
residenza e della maggiore informazione in italiano disponibile in rete.
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