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venerdì 19 ottobre 2018

Oggi assemblea costituente dell’associazione U.C.I.E. di Boca Chica, ordine del giorno, finalità e confronto con l’AIRET di Las Terrenas





L’associazione che si sta per costituire a Boca Chica avrà la sua assemblea costituente nel pomeriggio di oggi presso il complesso turistico Sporting Club alle ore 16:00. Il nome proposto è in spagnolo: Unión de Comunidades italianas y extranjeras de Boca Chica, la sigla. U.C.I.E.
L’ordine del giorno per l’odierna assemblea è:
1)    Approvazione statuto esaminato e corretto nell’ultima riunione del 12 c.m.
2)    Incarico per responsabile stampa e propaganda
3)    Versamento quota volontaria dei membri della Giunta Direttiva (RD $ 2.000)
4)    Prima bozza di impegni da affrontare in scala prioritaria
5)    Varie ed eventuali
Dice uno dei fondatori Ivo Bellaccini: “Abbiamo creato questo gruppo per costituire a Boca Chica una vera comunità soprattutto ITALIANA. Vogliamo instaurare con le autorità locali un rapporto costruttivo per risolvere alcuni problemi ambientali e sociali che ultimamente hanno raggiunto livelli drammatici.
Vogliamo anche aiutare i nuovi arrivati, che troppe volte vengono truffati da personaggi che tutti conosciamo, mi riferisco in modo particolare a chi deve fare una residenza, una cittadinanza o comprare un negozio o una casa.
Sono impegni importanti, ma siamo sicuri che con l’aiuto delle persone di buona volontà possiamo FARCELA.”
Quanto riferito da Ivo riguarda in particolare il gruppo di Facebook da lui fondato e al quale possono accedere solo coloro che risiedono a Boca Chica ed è giusto che sia così. Le sue idee comunque si possono estendere anche all’associazione la cui assemblea costituente si terrà oggi. Leggendo fra le righe si capisce che Ivo si auspica una comunità attiva che instauri con le autorità un rapporto costruttivo. Ivo crede fermamente nella partecipazione dei membri della comunità.
Un gruppo di persone che si riunisce e che esamina e denuncia attraverso i mezzi a disposizione le cose che non vanno ha di per sé una sua energia in grado di operare cambiamenti.
La forza della comunità sta nella frequenza delle sue riunione, nello studio e nell’esposizione e pubblicazione delle denunce.
L’associazione equivale a una struttura verticistica la cui energia è ridotta in quanto filtrata e che non ha praticamente capacità contrattuale con le autorità locali.
La forza della protesta sta nello studio dei problemi, nella loro efficace esposizione e nella successiva pubblicazione.
Sono passati i tempi delle strutture verticistiche. Ora è richiesto l’apporto di tutti. Un’associazione statica i cui vertici si lasciano spesso e volentieri imbonire e indirizzare e che avviano talvolta le iniziative importanti verso binari morti non può confrontarsi con una comunità effervescente dove tutti partecipano e apportano in termini di idee e di materiali di prova.
Sono cose queste che sono state ampiamente dimostrate di recente a livello politico italiano.
L’associazione in fieri ricalca quella già esistente a Las Terrenas: La Asociación de inversionistas y residentes extranjeros de Las Terrenas (AIRET). Questa è però un’associazione che si fonde praticamente con la figura del suo presidente Valerio Del Pezzo: entrambi sono una sola cosa.
Valerio Del Pezzo è un giornalista italiano che scrive esclusivamente in spagnolo e che è poco coinvolto con la comunità italiana del posto.
Non credo che sia un esempio da seguire dai concittadini di Boca Chica.
Per quel che riguarda l’assistenza agli italiani che vogliono radicarsi a Boca Chica, si tratta di un tipico copia e incolla delle finalità dell’AIRET.
A Las Terrenas la vendita di immobili e di attività commerciali è un business di tutto riguardo che ha subito di recente i contraccolpi delle nuove restrizioni per l’acquisto della residenza e della maggiore informazione in italiano disponibile in rete.
quivale a una struttura verticistica la cui energia è ridotta in quanto filtrata e che non ha praticamente capacità contrattuale con le autorità locali.
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La forza della protesta sta nello studio dei problemi, nella loro efficace esposizione e nella successiva pubblicazione.
Sono passati i tempi delle strutture verticistiche. Ora è richiesto l’apporto di tutti. Un’associazione statica i cui vertici si lasciano spesso e volentieri imbonire e indirizzare e che avviano talvolta le iniziative importanti verso binari morti non può confrontarsi con una comunità effervescente dove tutti partecipano e apportano in termini di idee e di materiali di prova.
Sono cose queste che sono state ampiamente dimostrate di recente a livello politico italiano.
L’associazione in fieri ricalca quella già esistente a Las Terrenas: La Asociación de inversionistas y residentes extranjeros de Las Terrenas (AIRET). Questa è però un’associazione che si fonde praticamente con la figura del suo presidente Valerio Del Pezzo: entrambi sono una sola cosa.
Valerio Del Pezzo è un giornalista italiano che scrive esclusivamente in spagnolo e che è poco coinvolto con la comunità italiana del posto.
Non credo che sia un esempio da seguire dai concittadini di Boca Chica.
Per quel che riguarda l’assistenza agli italiani che vogliono radicarsi a Boca Chica, si tratta di un tipico copia e incolla delle finalità dell’AIRET.
A Las Terrenas la vendita di immobili e di attività commerciali è un business di tutto riguardo che ha subito di recente i contraccolpi delle nuove restrizioni per l’acquisto della residenza e della maggiore informazione in italiano sulla Repubblica Dominicana disponibile in rete.
Del resto non si capisce come l’AIRET svolga questa disinteressata attività di tutela.